)*(Stazione Celeste)

 

Seduta 52

19 maggio 1981

 

RA: Sono Ra. Vi do il benvenuto nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Stiamo comunicando.

 

INTERVISTATORE: Nella sessione precedente hai affermato: “L’altro tipo di esperienza è quella di quarta, quinta e sesta densità di altre galassie e di alcune della vostra che hanno imparato le discipline della personalità necessarie ad vedere l’universo come unica essenza e, quindi, sono in grado di procedere da luogo a luogo solo con il pensiero, materializzando l’astronave necessaria”. Vorrei domandarti a questo proposito, quando parli di quarta, quinta e sesta densità di altre galassie e di alcune della nostra galassia, stai affermando con ciò che sono le entità di altre galassie ad aver sviluppato maggiormente rispetto alla nostra le abilità personali necessarie per questo tipo di viaggio? Uso il temine galassia in riferimento alla forma lenticolare di miliardi di stelle.

 

RA: Sono Ra. Abbiamo ancora una volta adoperato un significato per il termine galassia che al momento non è compreso nel vostro vocabolario, se volete chiamarlo così. Noi ci stiamo riferendo al vostro sistema solare.

 

Non è corretto affermare che gli altri sistemi solari siano più abili di voi a manipolare le dimensioni. E’ semplicemente che esistono molti altri sistemi oltre il vostro.

 

INTERVISTATORE: Grazie. Ritengo di essere giunto ad un punto molto importante; mi sembra che il grande lavoro in evoluzione sia la disciplina della personalità, e che abbiamo due tipi di entità che si muovono nell’universo, la prima basata sulla disciplina della personalità e l’altra su ciò che tu definisci l’effetto-fionda. Non vorrei proprio affrontare le velocità sub-luminali perché non le ritengo eccessivamente importanti. Considero solo questo materiale importante, poiché stiamo tenendo in considerazione le discipline della personalità.

 

Nell’uso dell’effetto-fionda per i viaggi come potremmo definire il tipo di capacità di percepire intellettuale o dell’emisfero sinistro rispetto a quello dell’emisfero destro?

 

RA: Sono Ra. La tua percezione su questo punto è profonda. Riesci a penetrare l’insegnamento esterno. Noi preferiamo comunque non utilizzare la terminologia di emisfero destro e sinistro, a causa della poca precisione di una simile terminologia. Alcune funzioni sono ripetitive o ridondanti in entrambi gli emisferi, e inoltre per alcuni le funzioni dei due lobi sono invertite. In ogni caso, il nocciolo della questione merita alcune considerazioni.

 

La tecnologia da cui voi come complesso collettivo siete così affascinati, al momento è però l’inizio della manipolazione dell’energia intelligente del sub-Logos che, se portata molto avanti, può evolversi verso una tecnologia in grado di usare gli effetti gravitazionali di cui parliamo.

 

Osserviamo che questo termine non è preciso sebbene non ve ne sia altro che si avvicini maggiormente. Perciò, l’uso della tecnologia per manipolare ciò che, fuori dal sé, è lontano, è ben lungi dall’essere di aiuto all’evoluzione personale rispetto alle discipline del complesso mente/corpo/spirito risultanti dall’intera conoscenza del sé sia nel microcosmo che nel macrocosmo.

 

Per un’entità disciplinata, ogni cosa è aperta e disponibile. La disciplina che apre gli universi apre anche il passaggio all’evoluzione. La differenza è la stessa che intercorre fra chi sceglie di fare l’autostop verso un luogo dove la bellezza può essere osservata, e chi cammina invece, passo dopo passo, indipendente e libero in questa indipendenza di glorificare la forza di camminare e l’opportunità di acquisire consapevolezza della bellezza.

 

L’autostoppista, invece, è distratto dalla conversazione e dallo scorrere della strada e, poiché dipende dai capricci degli altri, si preoccupa di arrivare in orario all’appuntamento. L’autostoppista può scorgere la stessa bellezza, ma non ha predisposto sé stesso per la stabilizzazione, nell’albero della mente, dell’esperienza.

 INTERVISTATORE: Vorrei chiedere una cosa per capire le discipline mentali e la loro evoluzione. La quarta, quinta e sesta densità positive  o i complessi di memoria sociale orientati al servizio verso gli altri usano sia l’effetto-fionda che le discipline della personalità oppure solo una di queste due cose?

 

RA: Sono Ra. Un complesso di memoria collettiva orientato positivamente porrà attenzione per apprendere le discipline di mente, corpo e spirito. Comunque, ci sono alcuni che, possedendo la tecnologia per usare le forze dell’energia intelligente per compiere il viaggio, la usano.

 

INTERVISTATORE: Perciò ritengo che nei complessi di memoria collettiva più positivamente orientati la maggior parte usa le forze dell’energia intelligente per compiere il viaggio. E’ corretto?

 

RA: Sono Ra. E’ corretto. Quando la quinta densità si muove verso la sesta non c’è virtualmente alcuna entità che usi ancora la tecnologia per viaggi o comunicazione.

 

INTERVISTATORE: Puoi darmi la stessa informazione sulla quarta densità negativa, relativamente alla ratio e a come essi adoperano l’effetto-fionda o le discipline della personalità per viaggiare?

 

RA: Sono Ra. La quarta densità negativa usa l’effetto-luce gravitazionale della fionda, dal momento che circa l’80% dei suoi membri non è in grado di padroneggiare le discipline necessarie per realizzare metodi alternativi di viaggio. In quinta densità negativa, ad un certo punto più o meno il 50% riesce a conseguire la disciplina necessaria ad usare il pensiero per effettuare il viaggio. Quando inizia la sesta densità, l’orientamento negativo comincia ad entrare in confusione e i viaggi sono più brevi. Un viaggio è composto da circa il 73% di luce/pensiero.

 

INTERVISTATORE: C’è qualche differenza verso la fine della quinta densità fra orientamento positivo e negativo, relativamente alle discipline della personalità?

 

RA: Sono Ra. Ci sono evidenti differenze fra le due polarità, ma non ve ne sono riguardo al complesso di conoscenza del sé necessario per portare a compimento tali discipline.

 

INTERVISTATORE: E’ dunque corretto ritenere che le discipline della personalità, della conoscenza e del sé, nonché il controllo nel rafforzamento della volontà, possano essere tutto ciò cui ogni entità di quinta densità vuole dare importanza?

 

RA: Sono Ra. In realtà queste cose rivestono importanza dalla terza densità fino all’inizio della settima. C’è solo un correzione nella sfumatura che noi attribuiamo all’uso che fai della parola “controllo”. E’ di importanza estrema comprendere che non è né auspicabile né d’aiuto alla crescita della conoscenza di un’entità stessa, possiamo dire, controllare i processi mentali o gli impulsi, eccetto quelli che possono risultare dalle azioni non consonanti con la Legge dell’Uno. Il controllo può sembrare una scorciatoia per raggiungere la disciplina, la pace e l’illuminazione. Comunque, questo autentico controllo potenzia e rende necessarie le successive esperienze di incarnazione, per bilanciare questo controllo o la repressione di quel sé che è perfetto.

 

Invece, apprezziamo e raccomandiamo l’uso del tuo secondo verbo in riferimento all’uso della volontà. Accettazione del sé, perdono del sé, e direzionalità della volontà: questo è il percorso verso una personalità disciplinata. La vostra facoltà di volontà è quella che potenzia voi stessi come co-Creatori. Non potete attribuirle troppa importanza: tale facoltà deve essere attentamente adoperata e rivolta al servizio verso gli altri da coloro che seguono il percorso positivamente orientato.

 

C’è un grande pericolo nell’uso della volontà man mano che la personalità diventa più forte, giacché la volontà può essere usata anche in maniera subconscia, riducendo così la polarità dell’entità.

 

INTERVISTATORE: Percepisco, probabilmente, una connessione fra ciò che hai appena detto e il motivo per cui molti Erranti hanno scelto il tempo di raccolta su questo pianeta per incarnarsi. E’ corretto?

 

RA: Sono Ra. E’ corretto che, nel caso in cui si ricorda ciò che si è perso nell’oblio, risieda una ridondanza di opportunità per una polarizzazione positiva. Riteniamo che sia questo il senso specifico della tua domanda. Se non è così ti prego di riformularla.

 

INTERVISTATORE: Volevo solo includere la domanda relativa al perché il tempo del raccolto viene scelto da così tanti Erranti per l’incarnazione.

 

RA: Sono Ra. Ci sono diverse ragioni per cui ci si incarna durante il raccolto. Possono essere divise nei due termini “sé” e “sé-per-l’altro”.

 

La ragione prioritaria per l’offerta di questi Fratelli e Sorelle del Dolore in questi stati di incarnazione è la possibilità di offrire aiuto agli altri illuminando ed evidenziando le distorsioni della coscienza planetaria e la probabilità di offrire catalizzatori agli altri che incrementeranno il raccolto.

 

Ci sono altre due ragioni per cui si sceglie questo servizio, che hanno a che vedere con il sé.

 

L’Errante, se ricorda e si dedica al servizio, si polarizzerà molto più rapidamente di quanto sia possibile nei molto più sbiaditi regni del catalizzatore di più elevata densità.

 

La ragione finale risiede nella totalità mente/corpo/spirito o nella totalità del complesso di memoria collettiva che può giudicare che tipo di catalizzatore di terza densità un’entità o membro di un’entità collettiva possa usare per ricapitolare un apprendimento/insegnamento considerato meno che perfetto. Questo si applica soprattutto a coloro che entrano e procedono attraverso la sesta densità, nella quale il bilanciamento tra la compassione e la saggezza è perfetto.

 

INTERVISTATORE: Grazie. C’è una cosa sulla quale sono un po’ curioso, non è molto importante, ma mi piacerebbe fare un’affermazione che intuitivamente tendo a considerare. Posso anche sbagliarmi.

 

Stavi parlando dell’effetto-fionda, e questo termine mi ha lasciato perplesso.

 

La sola cosa che posso capire è che occorre immettere energia in un’astronave finché essa non si approssima alla velocità della luce, e questo naturalmente richiede sempre più energia. Considerando la dilatazione temporale, mi sembra sia in qualche modo possibile, ruotando di 90° la direzione del viaggio, cambiare quest’energia immagazzinata nella sua applicazione o senso così da potersi spostare dallo spazio/tempo al tempo/spazio per mezzo di una deflessione di 90°. E’ in qualche misura corretto asserire ciò?

 

RA: Sono Ra. E’ del tutto corretto, per quanto lo consenta il tuo linguaggio e, a riguardo del tuo apprendimento, per quanto abilmente noi riusciamo ad esprimere il concetto. La nostra unica correzione, se lo consenti, potrebbe essere solo un suggerimento: l’angolo di 90° di cui parli può essere meglio compreso se paragonato ad una porzione di un ipercubo[1].

 

INTERVISTATORE: Grazie. Solo un altro punto di non molta importanza che vorrei chiarire.

 

Possiamo concludere che, dal punto di vista di un individuo che desidera seguire il percorso orientato al servizio agli altri, non c’è nient’altro di importante a parte le discipline della personalità, la conoscenza del sé e il rafforzamento della volontà?

 

RA: Sono Ra. Questa è tecnica. Questo non è il cuore. Esaminiamo il cuore dell’evoluzione.

 

Ricordiamo che siamo tutti uno. Questo è un grande apprendimento/insegnamento. In questa unità risiede l’amore. Questo è un grande apprendimento/insegnamento. In questa unità risiede la luce Questo è l’insegnamento fondamentale di tutti i piani di esistenza nella materializzazione. Unità, amore, luce, e gioia; questo è il cuore dell’evoluzione dello spirito.

 

Le lezioni di secondo livello sono apprendimento/pensiero nella meditazione e nel servizio. Ad un certo punto il complesso mente/corpo/spirito è così armonicamente attivato e bilanciato per mezzo di questi pensieri di base, che le tecniche che hai menzionato diventano completamente significative. Comunque, l’universo, il suo mistero inviolato, è uno. Inizia e finisce sempre nel Creatore, non nella tecnica.

 

INTERVISTATORE: Nella precedente sessione hai menzionato i portatori di luce provenienti dall’ottava. Devo arguire che coloro che forniscono la luce per la graduazione sono di un’ottava superiore a quella che noi sperimentiamo? Puoi dirmi qualcosa di più su questi portatori di luce, chi sono, ecc.?

 

RA: Sono Ra. Questa sarà l’ultima domanda completa della seduta.

Questa ottava di densità di cui abbiamo parlato è insieme omega e alfa, poiché la massa spirituale degli infiniti universi diventa ancora una volta un sole centrale o Creatore. Ecco che nasce un nuovo universo, una nuova infinità, un nuovo Logos che incorpora tutto ciò che il Creatore ha sperimentato di Sé Stesso. In questa nuova ottava ci sono anche coloro che errano. Sappiamo molto poco al di là del limite dell’ottava, eccetto che queste essenze vengono in aiuto della nostra ottava nel suo aspetto di Logos. C’è, a questo punto, qualche breve domanda?

 

INTERVISTATORE: C’è qualcosa che possiamo fare per rendere lo strumento più a suo agio o migliorare il contatto?

 

RA: Sono Ra. Questo strumento manifesta alcune distorsioni nell’area dei polmoni, ben compensate dalla posizione del complesso fisico.

 

Va tutto bene.

 

Vi lasciamo, amici, nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Andate avanti, dunque, rallegrandovi nel potere e nella pace dell’Uno Infinito Creatore. Adonai.

Tradotto da Andrea Calabrese per Stazione Celeste