)*(Stazione Celeste)
Seduta 54
29 maggio 1981
RA:
Sono Ra.
Vi do il benvenuto nell’amore e nella luce dell’uno infinito Creatore.
Stiamo comunicando.
INTERVISTATORE:
Mi piacerebbe delineare l’energia che ritengo provenga dal Logos. Farò
un’affermazione e potrai correggermi ampliando il concetto.
Dal
Logos provengono tutte le frequenze di radiazione della luce. Queste frequenze
di radiazione costituiscono tutte le densità dell’esperienza che sono create
da quel Logos. Ciò supponendo che il sistema planetario del nostro sole, in
tutte le sue densità, sia il totale dell’esperienza creata dal nostro sole in
qualità di Logos. E’ corretto?
RA:
Sono Ra. E’ corretto.
INTERVISTATORE:
Sto anche presupponendo che le
varie frequenze siano differenziate, come abbiamo detto, nei sette colori, e che
ognuno di questi colori possa costituire la frequenza-base per un sub-Logos del
nostro Logos solare, e, ancora, presupponendo che un sub-Logos, o, potremmo
dire, un individuo possa attivare una qualunque di queste frequenze-base o
colori, usando il corpo in quanto generato dall’attivazione della frequenza o
colore. E’ corretto?
RA:
Sono Ra. Se cogliamo il senso della tua domanda, non è corretto, in quanto
il sub-sub-logos non risiede nelle dimensionalità bensì solo nei co-Creatori,
o complessi di corpo/mente/spirito.
INTERVISTATORE:
Ciò che intendevo è che un complesso corpo/mente/spirito può ricevere
l’attivazione per il proprio corpo per mezzo di uno dei sette raggi. E’
corretto?
RA:
Sono Ra. E’ corretto nello stesso senso in cui è corretto affermare che
si possa suonare uno strumento complesso che sviluppi un complesso di vibrazioni
armoniche eufoniche come il vostro pianoforte, e si possa suonarlo bene a tal
punto da riuscire ad offrire concerti pubblici, come li chiamate. In altre
parole, anche se è vero che ogni mezzo di autentico colore è potenzialmente
disponibile, sono necessari abilità e disciplina per avvalersi del sé dei
mezzi più avanzati o luminosi.
INTERVISTATORE:
Ho fatto queste affermazioni per arrivare alla domanda-base che ho in mente.
Ed è una questione piuttosto difficile da sottoporre.
Partendo
dal sub-Logos, abbiamo un’energia intelligente. Tale energia è qualcosa che
viene modulata o distorta, a tal punto da diventare un complesso
mente/corpo/spirito con certe distorsioni della personalità, necessarie al
complesso o ad una porzione di esso alla ‘contro-distorsione’, la quale ha
lo scopo di conformarsi una volta di più con l’energia intelligente
originale.
Per
prima cosa, vorrei sapere se questa affermazione è corretta, e quindi se questo
è il modo in cui le cose si svolgono, e se esiste un’altra possibilità per
questo oltre la prima distorsione della Legge dell’Uno.
RA:
Sono Ra. E’ sostanzialmente corretto. Se desideri penetrare la natura
della prima distorsione nella sua applicazione alla conoscenza del sé, puoi
incominciare col distinguere la caratteristica di un infinito Creatore, la
varietà. Non esistevano in essa potenziali per fraintendere e quindi,
comprendendo, non ci sarebbe stata esperienza.
INTERVISTATORE:
OK. Una volta che un complesso mente/corpo/spirito diviene consapevole di
questo processo, decide che per raggiungere le complete abilità del Creatore è
necessario riarmonizzare il suo pensiero entro il Pensiero Creativo Originale,
in precise vibrazioni o frequenze di vibrazioni. Per realizzare ciò è
necessario disciplinare la personalità fino al punto di uniformarla al Pensiero
Originale, e tutto ciò si rifrange in sette aree di disciplina ognuna delle
quali corrisponde ad uno dei colori dello spettro. E’ corretto?
RA:
Sono Ra. Questa affermazione,
sebbene corretta, contiene tuttavia un elevato potenziale per essere fraintesa.
La precisione con cui ogni centro di energia si armonizza con il Pensiero
Originale non risiede nel collocamento sistematico di ogni nesso di energia, ma
piuttosto in un collocamento fluido e plastico dell’amalgama bilanciata di
tali centri di energia, in un modo tale che l’energia intelligente sia abile
ad incanalarsi con una minima distorsione.
Il
complesso mente/corpo/spirito non è una macchina. E’ piuttosto ciò che voi
potreste chiamare un poema sinfonico.
INTERVISTATORE:
Tutti i complessi
mente/corpo/spirito dell’intera creazione possiedono sette centri di energia?
RA:
Sono Ra. Questi centri di energia esistono potenzialmente nel macrocosmo fin
dall’inizio della creazione da parte del Logos. Provenendo dall’atemporalità,
ogni cosa è predisposta. Questo è il modo dell’infinita creazione.
INTERVISTATORE:
Dunque posso ritenere che il Creatore nella sua intelligente valutazione dei
modi della conoscenza di Sé stesso abbia creato il concetto delle sette aree
della conoscenza. E’ corretto?
RA:
Sono Ra. E’ parzialmente scorretto. Il Logos crea la luce. La natura di
questa luce crea quindi la natura dei livelli catalizzatori ed energetici
dell’esperienza nella creazione. Perciò avviene che il più alto di tutti gli
onori/doveri, quello attribuito a coloro dell’ottava superiore, è la
supervisione della luce nelle sue manifestazioni durante i tempi esperienziali,
se vogliamo così chiamarli, dei vostri cicli.
INTERVISTATORE:
Desidero fare un’altra affermazione. Il complesso mente/corpo/spirito può
scegliere, a motivo della prima distorsione, la configurazione mentale che viene
sufficientemente orientata dalla configurazione dell’energia intelligente
verso una particolare frequenza o colore di un’energia internamente fluente,
cosicché possa fissare una porzione di tale energia in quella particolare
frequenza o colore. E’ corretto?
RA:
Sono Ra. Si.
INTERVISTATORE:
Puoi darmi un’idea della percentuale massima di quest’energia che
può fissarsi in ogni colore?
RA:
Sono Ra. Vi può essere, nel modello di energia fluente all’interno di
un’entità, un completo bloccaggio di ogni energia o colore o combinazione di
energie o colori.
INTERVISTATORE:
OK. Perciò ritengo che la prima distorsione rappresenti il motivatore ossia
ciò che permette questo bloccaggio. E’ corretto?
RA:
Sono Ra. Non vorremmo sottilizzare, ma preferiamo evitare l’uso di termini
quali il verbo ‘permettere’. La libertà non ‘permette’, così come la
predeterminazione non ‘impedisce’ le distorsioni esperienziali. Piuttosto,
la Legge della Confusione offre una libera possibilità per le energie di ogni
complesso di mente/corpo/spirito. Il verbo ‘permettere’ dovrebbe essere
considerato peggiorativo nel senso in cui suggerisce una polarità fra giusto e
sbagliato, o permesso e non permesso. Tutto ciò potrebbe sembrare una cosa da
poco conto. In ogni caso, per il nostro modo di pensare ha il suo peso.
INTERVISTATORE:
Grazie. Anche per me è lo stesso. Apprezzo ciò che mi hai detto.
Ora,
vorrei passare a considerare l’origine del catalizzatore. Dapprima abbiamo la
condizione di un complesso mente/corpo/spirito che, come funzione della prima
distorsione, ha conseguito una condizione di fissaggio totale o parziale di uno
o più centri di energia. Ritengo quindi che il catalizzatore sia necessario
solo se esiste almeno un parziale bloccaggio di uno dei centri di energia. E’
corretto?
RA:
Sono Ra. No.
INTERVISTATORE:
Puoi dirmi perché?
RA:
Sono Ra. Mentre è una priorità
fondamentale attivare o sbloccare ogni centro di energia, lo è anche iniziare a
raffinare il bilanciamento tra le energie, così che ogni tono della corda
dell’essenza vibratoria totale risuoni nella chiarezza, sintonia e armonia con
ogni altra energia. Questo bilanciamento, sintonizzazione e armonizzazione del sé
è del tutto centrale per un complesso mente/corpo/spirito avanzato o adepto.
Ogni energia non può essere attivata senza la bellezza che è possibile
attraverso le discipline e le comprensioni delle energie personali o attraverso
ciò che potreste chiamare la personalità più profonda dell’identità
dell’anima.
INTERVISTATORE:
Lasciami fare un’analogia con una cosa che ho appena pensato. Uno
strumento musicale a sette corde può essere suonato pizzicando completamente
ogni corda fino a farla deflettere, e rilasciarla producendo così i suoni.
Invece di produrre le note in questa maniera, una personalità creativa
individuale può pizzicare ogni nota per farla deflettere solo della quantità
necessaria e secondo la sequenza necessaria per produrre la musica. E’
corretto?
RA:
Sono Ra. E’ corretto.
Nell’individuo bilanciato le energie risiedono in attesa della mano del
Creatore per cogliere l’armonia.
INTERVISTATORE:
Vorrei dunque tracciare l’evoluzione del catalizzatore sui complessi
mente/corpo/spirito e rilevarne l’uso ai fini della creazione di questa
sintonizzazione. Ritengo che il sub-Logos formante la nostra piccola porzione di
creazione e adoperante parte dell’intelligenza del Logos, procuri il
catalizzatore di base, il quale a sua volta agirà nei complessi di
mente/corpo/spirito prima che essi abbiano raggiunto uno stato di sviluppo tale
che consenta loro di iniziare ad autoprogrammarsi il proprio catalizzatore. E’
corretto?
RA:
Sono Ra. E’ parzialmente corretto. Il sub-Logos offre il catalizzatore ai
più bassi livelli di energia, la prima triade; questi hanno a che fare con ciò
che sopravvive del complesso fisico. I più alti centri assumono il
catalizzatore dalle inclinazioni dello stesso complesso mente/corpo/spirito in
risposta a tutte le esperienze casuali e direzionate.
In
tal modo, l’entità meno sviluppata percepirà il catalizzatore in termini di
sopravvivenza del complesso fisico con le distorsioni preferite. Le entità più
consce del processo catalizzatore, essendo appunto consapevoli di tale processo,
tenderanno a trasformare il catalizzatore disponibile per mezzo del sub-Logos in
un catalizzatore in grado di agire su più elevati nexi di energia. Così il
sub-Logos può offrire solo uno scheletro di base, potremmo dire, del
catalizzatore. Poiché i muscoli e la carne costituiscono le vestigia e il
residuo, per così dire, di saggezza, amore, compassione e servizio, essi
vengono condotti attraverso l’azione del complesso mente/corpo/spirito verso
il catalizzatore di base, in modo da creare un catalizzatore più complesso che
possa, di volta in volta, essere adoperato per creare distorsioni entro questi
più elevati centri di energia.
Più
un’entità è avanzata, più sono tenui le connessioni fra il sub-Logos e il
catalizzatore percepito, finché ad un dato momento tutto il catalizzatore viene
scelto, generato e manifatturato dal sé, per il sé.
INTERVISTATORE:
Quali entità incarnate in questo momento su questo pianeta sono in grado di
manifatturare tutto il proprio catalizzatore?
RA:
Sono Ra. Troviamo che la tua domanda sia indeterminata, ma possiamo
rispondere che il numero di coloro che hanno controllato completamente il
catalizzatore esterno è molto esiguo.
La
maggior parte di coloro che sono raccoglibili in questo nesso spaziotemporale
possiedono un parziale controllo sulle illusioni esterne e stanno adoperando il
catalizzatore esterno per lavorare su alcune inclinazioni non ancora bilanciate.
INTERVISTATORE:
Nel caso di polarizzazione verso il servizio al sé, quale tipo di
catalizzatore scelgono le entità che seguono questo percorso, una volta che
esse hanno raggiunto il livello che consente di programmare il proprio
catalizzatore?
RA:
Sono Ra. Un’entità negativamente orientata attua la programmazione
effettuando una separazione massimale e un controllo nei confronti di tutte le
cose e le entità consce che essa percepisce come essenze esterne al sé.
INTERVISTATORE:
Un’entità positivamente orientata può selezionare un definito e
ristretto percorso di pensiero e di attività durante un’incarnazione, e
programmare quindi condizioni che potrebbero crearle dolore fisico qualora non
venissero seguite. E’ corretto?
RA:
Sono Ra. E’ corretto.
INTERVISTATORE:
E invece un’entità orientata negativamente è in grado di fare qualcosa
di simile? Potresti farmi un esempio?
RA:
Sono Ra. Un complesso mente/corpo/spirito individuale negativamente
orientato di solito programma per sé condizioni di buona salute, facilità
nell’esistenza, e soprattutto un’estrema opportunità di raggiungere il
potere. Così molte entità negative traboccano entro il complesso fisico di
quelle distorsioni che voi definite ‘salute’.
Comunque,
un’entità negativamente orientata può anche scegliere una condizione di
sofferenza per generare la distorsione verso le cosiddette mentalizzazioni
emotive negative, quali ad esempio ira, odio e frustrazione. Una tale entità può
usare un’intera esperienza incarnativa per affilare una lama spuntata di odio
o ira; così essa potrà polarizzarsi maggiormente verso il polo negativo o
separato.
INTERVISTATORE:
Precedentemente all’incarnazione, nel momento in cui un’entità diventa
maggiormente consapevole del processo dell’evoluzione e ha selezionato un
percorso scegliendo fra il positivo e il negativo, ad un certo punto riesce a
capire che cosa in effetti vuole fare riguardo allo sbloccaggio e al
bilanciamento dei suoi centri di energia. A quel punto è in grado di
programmare per l’esperienza vitale quelle occorrenze catalizzanti che lo
aiuteranno nel processo di sbloccaggio e bilanciamento. E’ corretto?
RA:
Sono Ra. E’ corretto.
INTERVISTATORE:
Perciò, l’obiettivo di ciò che chiamiamo stato fisico sembra essere
completamente o quasi quello di sperimentare il catalizzatore programmato e
quindi evolversi come funzione di quel catalizzatore. E’ corretto?
RA:
Sono Ra. Dobbiamo per chiarezza riformulare che l’obiettivo
dell’esistenza incarnativa è l’evoluzione della mente, del corpo e dello
spirito. Per realizzare ciò non è strettamente necessario avere un
catalizzatore. Comunque, senza di esso il desiderio di evolversi e la fede in
questo processo normalmente non si manifestano, impedendo così l’evoluzione.
Perciò il catalizzatore è programmato e il programma viene stabilito secondo i
requisiti unici di ogni complesso di mente/corpo/spirito. In sostanza, è
auspicabile che un complesso mente/corpo/spirito sia cosciente e presti
attenzione alla voce del suo catalizzatore esperienziale, deducendo ciò che
esso può far dedurre per l’incarnazione.
INTERVISTATORE:
Sembra che coloro che seguono
il percorso positivo come opposti a coloro che seguono quello negativo
possiedano reciprocamente lo stesso obiettivo relativamente ai primi tre raggi:
rosso, arancione e giallo. Ogni percorso tenta di utilizzare i raggi esattamente
in maniera opposta. E’ corretto?
RA:
E’ parzialmente e anche sostanzialmente corretto. Esiste un’energia in
ognuno dei centri necessari per mantenere il complesso mente/corpo/spirito,
veicolo dell’esperienza, in conformazione e composizione corrette. Sia le
entità negative che quelle positive fanno bene a riservare questa piccola
porzione di ogni centro al mantenimento dell’integrità del complesso
mente/corpo/spirito. Dopo questo punto, comunque, è corretto affermare che il
negativo userà i tre centri inferiori per la separazione e il controllo sugli
altri, e questo per mezzo di significazioni sessuali, asserzioni personali, e
modi di agire in società.
Al
contrario, chi è orientato positivamente, trasmutando la forte energia sessuale
del raggio rosso nell’energia del raggio verde trasferirà la radiazione sia
nel blu sia nell’indaco, e ugualmente trasmutando l’egoismo nella società
trasferirà situazioni in cui l’entità potrà fondersi nel servizio agli
altri e quindi, finalmente, irradiarsi verso gli altri senza aspettare nulla in
cambio.
INTERVISTATORE:
Puoi descrivere l’energia che
entra in questi centri di energia? Puoi descriverne il percorso dall’origine,
alla forma e al suo effetto? Non so se questo sia possibile.
RA:
Sono Ra. E’ parzialmente
possibile.
INTERVISTATORE:
Potresti farlo, per favore?
RA:
L’origine di tutta l’energia è l’azione del libero arbitrio
sull’amore. La natura di tutta l’energia è la luce. Il significato del suo
ingresso nel complesso mente/corpo/spirito è duplice.
Per
prima cosa, c’è la luce interiore che è la Stella Polare del sé, l’astro
che guida. Questo è il diritto di primogenitura e la vera natura di tutte le
entità. Questa energia risiede dentro di sé.
Il
secondo punto di ingresso è l’opposto polare della Stella del Nord, possiamo
dire, e può essere osservato se si desidera usare il corpo fisico come analogo
per il campo magnetico, come se provenisse dal fondo della terra e attraverso il
punto più basso della spina dorsale. Questo punto di ingresso dell’energia
della luce universale è indifferenziato fino al momento in cui inizia a
filtrare attraverso i centri di energia. I requisiti di ogni centro e
l’efficienza con cui l’individuo ha appreso a utilizzare la luce interiore
determinano la natura dell’uso fatto dall’entità di queste energie interne.
INTERVISTATORE:
Il catalizzatore
dell’esperienza segue lo stesso percorso? So che potrebbe essere una domanda
stupida.
RA:
Sono Ra. Non è una domanda inutile, perché il catalizzatore e i requisiti
o distorsioni dei centri di energia sono due concetti collegati strettamente
come due fili di una stessa corda.
INTERVISTATORE:
In una precedente sessione hai menzionato il fatto che il catalizzatore
dell’esperienza veniva prima sperimentato attraverso il polo sud e valutato
con rispetto verso il suo valore di sopravvivenza. Ecco perché ho formulato la
domanda. Potresti sviluppare questo concetto?
RA:
Sono Ra. Abbiamo parlato del processo di filtraggio attraverso cui le
energie interne vengono fatte uscir fuori secondo le distorsioni di ogni centro
di energia e la forza di volontà o desiderio che proviene dalla consapevolezza
della luce interiore. Se dobbiamo essere più specifici, ti preghiamo di
formulare con specificità.
INTERVISTATORE:
Farò quest’affermazione che in qualche modo potrà risultare distorta,
perciò potrai rettificarla. Provenendo dal basso e dalla base della spina
dorsale, abbiamo l’energia totale che il complesso mente/corpo/spirito riceverà
nel modo che noi definiamo luce. Ogni centro di energia quindi filtra
all’esterno usando una porzione di questa energia, dal rosso al viola. E’
corretto?
RA:
Sono Ra. E’ largamente corretto. L’eccezione è la seguente:
l’ingresso dell’energia termina con l’indaco. Il raggio viola è una sorta
di termometro o indicatore dell’intero.
INTERVISTATORE:
Benché tale energia venga assorbita dai centri di energia, ad un certo
punto essa non è solo assorbita nell’essenza, ma si irradia esteriormente
attraverso i centri di energia. Credo che questa abbia inizio al livello del
centro blu fino all’indaco e al viola. E’ corretto?
RA:
Sono Ra. Per prima cosa, vogliamo affermare che non abbiamo terminato di
rispondere alla domanda precedente, perciò possiamo rispondere in parte ad
entrambe affermando che in un’entità completamente attivata, viene attivata
solo quella piccola porzione di luce interna necessaria ad armonizzare il centro
di energia, mentre la maggior parte resta libera di essere incanalata e attratta
superiormente.
Per
rispondere alla tua seconda domanda in maniera più completa, dobbiamo dire che
è corretto affermare che la radiazione senza la necessità della risposta
inizia con il raggio blu, sebbene quello verde, essendo il grande raggio di
transizione, debba essere tenuto in debito conto, perché finché il
trasferimento di energia di tutti i tipi non sia stato sperimentato e
controllato al massimo grado, ci saranno bloccaggi nelle radiazioni blu e
indaco.
Ancora,
l’emanazione viola è, in questo contesto, una risorsa a partire da cui,
attraverso l’indaco, l’infinito intelligente può essere contattato. La
radiazione a riguardo non sarà viola ma piuttosto del raggio verde, blu o
indaco, secondo la natura del tipo di intelligenza che l’infinito ha condotto
ad essere energia percepibile.
Il
tipo di radiazione del raggio verde in questo caso è ciò che cura, quello blu
la comunicazione e l’ispirazione, quello viola l’energia dell’adepto che
risiede nella fede.
INTERVISTATORE:
Se un complesso
mente/corpo/spirito avverte una sensazione mentre si trova in meditazione a
livello del centro indaco, che cosa sta provando esattamente?
RA:
Sono Ra. Questa sarà l’ultima domanda completa della seduta.
Colui
che avverte una simile attivazione sta sperimentando qualcosa che fluisce
internamente a livello di quel centro di energia che deve essere adoperato sia
per lo sbloccaggio di questo centro, sia per il suo collegarsi per raggiungere
l’armonizzazione con gli altri suoi centri di energia, sia per attivare il
passaggio per l’infinito intelligente.
Non
possiamo essere più specifici perché ognuna di queste tre modalità viene
sperimentata dall’entità che prova questa distorsione del complesso fisico.
C’è
qualche breve domanda prima di lasciare questo strumento?
INTERVISTATORE:
Solo se c’è qualcosa che possiamo fare affinché lo strumento si trovi più
a proprio agio o per migliorare il contatto.
RA:
Sono Ra. Fate attenzione alla necessità del supporto per il collo dello
strumento. Va tutto bene. Vi lascio, amici miei, nell’amore e nella luce
dell’uno infinito Creatore. Andate, dunque, rallegrandovi nel potere e nella
pace dell’uno infinito Creatore. Adonai.
tradotto da Andrea Calabrese per Stazione Celeste