)*(Stazione Celeste)
LA LEGGE DELL'UNO
LIBRO III
THE RA
MATERIAL
Sessione
71
18 Settembre 1981
RA: Sono Ra. Vi do il benvenuto nell'amore e nella luce dell'Uno Infinito Creatore. Stiamo comunicando.
INTERVISTATORE: Per favore puoi darmi innanzitutto le condizioni dello strumento?
RA: Sono Ra. E’ come detto in precedenza con l’eccezione di un leggero miglioramento nelle distorsioni dell’energia vitale. Si potrebbe far notare al gruppo di supporto, senza trasgredire, che è bene aiutare lo strumento nel tener presente che finché le distorsioni del complesso fisico restano costanti non è consigliabile utilizzare le aumentate energie vitali per attività del complesso fisico dato che questo in qualche modo le costerebbe un pesante dazio.
INTERVISTATORE: In questa sessione spero di poter porre molte diverse domande per stabilire un punto di ingresso in un argomento di studio che [spero] sia fruttuoso. Vorrei innanzitutto chiedere se è possibile aumentare la polarizzazione senza aumentare la raccoglibilità?
RA: Sono Ra. La connessione tra polarizzazione e raccoglibilità è molto importante nel raccolto di terza densità. In questa densità un aumento nel servizio verso gli altri o nel servizio verso il sé aumenterà quasi inevitabilmente l’abilità di un’entità di godere di un’intensità di luce maggiore. Così in questa densità, potremmo dire, difficilmente è possibile polarizzarsi senza aumentare la raccoglibilità.
INTERVISTATORE: Questo probabilmente sarebbe più possibile in densità più alte come la quinta. E’ corretto?
RA: Sono Ra. Nel raccolto di quinta densità, la polarizzazione ha poco a che vedere con la raccoglibilità.
INTERVISTATORE: Potresti spiegare il concetto del lavorare con l’essere non manifesto in terza densità per accelerare l’evoluzione?
RA: Sono Ra. Questa è una domanda a molti livelli e qualsiasi linea desideriamo esporre è discutibile. Per favore riformula fornendo ogni ulteriore informazione da approfondire, se possibile.
INTERVISTATORE: Per favore, definisci l’essere non manifesto.
RA: Sono Ra. Notiamo che vuoi perseguire i livelli più profondi dell’informazione. Risponderemo, quindi, in un certo modo che non sarà esauriente ma che è destinato a muoversi in qualche modo al di sotto degli insegnamenti esterni.
L’essere non manifesto è, come abbiamo detto, quell’essere che esiste e compie il suo lavoro senza riferimento verso, o aiuto da, altri sé. Per penetrare in questo concetto potresti osservare l’inevitabile connessione tra il sé non manifesto e l’analogo metafisico o di tempo/spazio del sé di spazio/tempo. Le attività di meditazione, contemplazione, e quello che si potrebbe chiamare il bilanciamento interno di pensieri e reazioni sono quelle attività dell’essere non manifesto più strettamente allineate con il sé metafisico.
INTERVISTATORE: Quando un’entità passa attraverso il processo di morte in terza densità si ritrova nel tempo/spazio. Si ritrova in un diverso insieme di circostanze. Potresti descrivere, per favore, le circostanze o proprietà del tempo/spazio e quindi il processo di guarigione delle esperienze dell’incarnazione che alcune entità incontrano?
RA: Sono Ra. Sebbene sia difficile rispondere adeguatamente a questa domanda a causa delle limitazioni dei complessi di suoni vibranti del vostro spazio/tempo, risponderemo al meglio delle nostre possibilità. Il marchio del tempo/spazio è l’iniquità tra tempo e spazio. Nel tempo/spazio l’iniquità pesa sulle spalle di quella proprietà conosciuta a voi come tempo. Questa proprietà rende le entità e le esperienze in un certo senso intangibili. Nel vostro contesto ogni particella o vibrazione centrale si muove ad una velocità che si avvicina a quella che voi chiamate velocità della luce dalla direzione delle velocità superluminali.
Così il tempo/spazio o l’esperienza metafisica è quella che è assai finemente sintonizzata e, sebbene [sia] un analogo dello spazio/tempo, manca delle sue caratteristiche tangibili. In questi piani metafisici c’è un grande impiego di quello che voi chiamate tempo che viene utilizzato per vedere e rivedere le influenze e gli apprendimenti/insegnamenti di una, come la chiamereste voi, precedente incarnazione nello spazio/tempo.
L’estrema fluidità di queste regioni rende possibile penetrare molte delle cose che devono necessariamente essere assorbite prima che il processo di guarigione di un’entità possa essere compiuto. Ogni entità si trova in uno stato in qualche modo immobile proprio come voi vi trovate nello spazio/tempo in uno stato in qualche modo immobile nel tempo. In questo spazio immobile l’entità è stata posizionata dal modellatore di forma e dal sé superiore così da potersi trovare nella configurazione appropriata per l’apprendimento/insegnamento di quanto ha ricevuto nell’incarnazione nello spazio/tempo.
A seconda di questa località del tempo/spazio ci saranno certi aiutanti che assisteranno in questo processo di guarigione. Il processo include il vedere appieno l’esperienza, il vederla sullo sfondo della totale esperienza del complesso mente/corpo/spirito, perdonando il sé per tutti i passi falsi riguardo alle linee-guida fallite durante l’incarnazione e, infine, l’attenta valutazione delle successive necessità di apprendimento. Questo viene fatto interamente dal sé superiore fino a quando un’entità non diventa cosciente nello spazio/tempo del processo e dei significati dell’evoluzione spirituale, momento in cui l’entità prenderà consciamente parte in tutte le decisioni.
INTERVISTATORE: Il processo per questa guarigione nel tempo/spazio positivo è identico al processo nel tempo/spazio negativo?
RA: Sono Ra. Il processo del perdono e dell’accettazione nello spazio/tempo è molto simile a quello nel tempo/spazio in quanto le qualità del processo sono analoghe. Tuttavia, mentre si è nello spazio/tempo non è possibile determinare il corso degli eventi oltre l’incarnazione ma solo correggere gli squilibri presenti. Nel tempo/spazio, d’altro canto, non è possibile correggere nessuna azione sbilanciata, ma piuttosto percepire gli sbilanciamenti e in questo modo perdonare il sé per quello che è.
Quindi vengono prese le decisioni per impostare le possibilità/probabilità di correggere questi sbilanciamenti in quelle che voi chiamate esperienze future di spazio/tempo. Il vantaggio del tempo/spazio sta nella fluidità della grande revisione. Il vantaggio dello spazio/tempo sta nel fatto che, lavorando nell’oscurità con una piccola candela, si possono correggere gli sbilanciamenti.
INTERVISTATORE: Se una entità ha scelto la polarizzazione negativa i processi di guarigione e revisione sono simili per il percorso negativo?
RA: Sono Ra. Questo è corretto.
INTERVISTATORE: I processi di cui stiamo parlando sono processi che avvengono su molti pianeti nella nostra Galassia Via Lattea, o avvengono in tutti i pianeti, o con quale percentuale?
RA: Sono Ra. Questi processi avvengono su tutti i pianeti che hanno dato i natali ai sub-Logos come i vostri. La percentuale di pianeti disabitati è approssimativamente del 10%.
INTERVISTATORE: Che percentuale di stelle, più o meno, possiede sistemi planetari?
RA: Sono Ra. Questa informazione non è importante, ma è inoffensiva. Approssimativamente, il 32% delle stelle hanno pianeti come li conoscete voi mentre un 6% possiedono una qualche sorta di materiale agglomerato che in alcune densità possono essere inabitabili.
INTERVISTATORE: Questo mi suggerisce che più o meno il 3% di tutte le stelle ha pianeti disabitati. Questo processo di evoluzione è, quindi, in corso in tutto l’universo conosciuto.
RA: Sono Ra. Quest’ottava di conoscenza infinita dell’uno Creatore è come è nell’Una Infinita Creazione, con variazioni programmate dai sub-Logos di quelle che voi chiamate galassie maggiori e galassie minori. Queste variazioni non sono significative ma si possono paragonare alle varie regioni di un’area geografica in cui si vedono vari modi di pronunciare lo stesso concetto o complesso di suoni vibranti.
INTERVISTATORE: Da questo mi sembra che il sub-Logos come il nostro sole usi il libero arbitrio per modificare solo leggermente un'idea molto più generale di evoluzione del creato così che il piano generale di evoluzione del creato sembri quindi essere uniforme attraverso l’Una Infinita Creazione. Il processo per i sub-Logos è di crescere attraverso le densità e, sotto la prima distorsione, trovare la loro via di ritorno al pensiero originale. E’ corretto?.
RA: Sono Ra. Questo è corretto.
INTERVISTATORE: Quindi ogni entità fa parte di un percorso che porta ad una destinazione. Questo è come molte, molte strade che viaggiano attraverso molti, molti posti ma che alla fine si fondono in un grande centro. Questo è corretto?
RA: Sono Ra. Questo è corretto ma in qualche modo vuole una descrizione di approfondimento. Sarebbe più applicabile l’idea che ogni entità contiene entro di sé tutte le densità e sub-densità dell’ottava così che in ogni entità, non importa dove le sue scelte la conducano, il suo grande progetto interno è tutt’uno con tutti gli altri. In questo modo le sue esperienze ricadranno negli schemi del viaggio di ritorno verso il Logos originario. Questo viene fatto tramite il libero arbitrio ma i materiali da cui si possono fare le scelte sono un unico progetto.
INTERVISTATORE: Hai fatto l’affermazione che la pura negatività agisce come una gravità che attira tutto al suo interno. Mi stavo chiedendo se la pura positività abbia precisamente lo stesso effetto. Puoi rispondere a questo per favore?
RA: Sono Ra. Questo non è corretto. La positività ha un effetto molto più debole a causa del forte elemento del riconoscimento del libero arbitrio in qualunque positività che si avvicina alla purezza. Quindi anche se l’entità orientata negativamente può trovare difficile polarizzarsi negativamente trovandosi in mezzo ad una tale risonante armonia non lo troverà però impossibile.
D’altro canto, la polarizzazione negativa è una polarizzazione che non accetta il concetto del libero arbitrio degli altri sé. Così in un complesso sociale la cui negatività si avvicini alla purezza l’attrazione sugli altri sé è costante. Un’entità positivamente orientata in una situazione simile desidera che gli altri sé abbiano il loro proprio libero arbitrio, ritrovandosi così rimossa dalla sua capacità di esercitare il proprio libero arbitrio, dato che il libero arbitrio delle entità orientate negativamente è deviato verso la conquista.
INTERVISTATORE: Potresti per favore commentare l’accuratezza di queste affermazioni? Discuterò in generale a proposito del concetto di magia e inizialmente la definirò come l’abilità di creare cambiamenti a volontà nella coscienza. Questa é una definizione accettabile?
RA: Sono Ra. Questa definizione è accettabile in quanto pone sull’adepto il peso da sopportare. Si potrebbe capire meglio tornando a riferirci ad una domanda precedente, secondo il tuo modo di misurare, di questa sessione, che aveva a che fare con il sé non manifesto. Nella magia si lavora con il sé non manifesto di qualcuno in corpo, in mente, ed in spirito; il grado di commistione dipende dalla natura del lavoro.
Questi lavori sono facilitati dall’aumento dell’attivazione del centro di energia del raggio indaco. Il centro di energia del raggio indaco è alimentato, come lo sono tutti i centri di energia, dall’esperienza, ma è alimentato molto più degli altri da ciò che abbiamo definito disciplina della personalità.
INTERVISTATORE: Affermerò che l’obiettivo del rituale di magia bianca è di creare un cambiamento nella coscienza di un gruppo. E’ corretto?
RA: Sono Ra. Non necessariamente. E’ possibile operare quella che tu chiami magia bianca con il proposito di alterare solo il sé o il luogo dell’attività. Questo viene fatto consapevoli del fatto che aiutare il sé nella polarizzazione verso l’amore e la luce significa aiutare la vibrazione planetaria.
INTERVISTATORE: Il cambio nella coscienza dovrebbe avere come risultato una maggiore distorsione verso il servizio verso gli altri, verso l’unità con il tutto, e verso il conoscere al fine di servire. E’ corretto, e ci sono altri risultati desiderati?
RA: Sono Ra. Queste sono frasi lodevoli. Il cuore della magia bianca è l’esperienza della gioia dell’unione con il Creatore. Questa gioia si irradierà necessariamente attraverso l’esperienza di vita dell’adepto positivo. E’ per questa ragione che la magia sessuale non è ristretta solamente agli adepti che si polarizzano orientati negativamente ma, quando utilizzata con molta attenzione, ha il suo posto nell’alta magia dato che essa, perseguita correttamente, unisce corpo, mente e spirito con l’uno infinito Creatore. Ogni proposito su cui puoi soffermarti dovrebbe, suggeriamo, prendere in considerazione questa unione fondamentale con l’uno infinito Creatore, poiché questa unione risulterà di necessità nel servizio per gli altri.
INTERVISTATORE: Ci sono, direi, certe regole nella magia bianca. Ne leggerò un po’ e mi piacerebbe che tu commentassi il contenuto o la base filosofica di queste, ed aggiungessi a questa lista qualsiasi cosa importante che io possa aver trascurato. Primo, un posto speciale di lavoro preferibilmente costruito dai praticanti; secondo, un segnale speciale o chiave come un anello per convocare la personalità magica; terzo, vestiario speciale indossato solo per queste attività; quarto, un momento specifico della giornata; quinto, una serie di complessi di suoni vibranti rituali intesi a creare la distorsione mentale desiderata; sesto, un obiettivo di gruppo per ogni sessione. Puoi fare un commento su questa lista per favore?
RA: Sono Ra. Commentare questa lista è agire come un tecnico accordatore che vede gli strumenti dell’orchestra e accomoda e accorda gli strumenti. Noterai che questi sono dettagli tecnici. L’arte non risiede in questo.
Il dato di una minima importanza è quello che tu chiami momento della giornata. Questo è importante in quei nessi empirici dove le entità cercano l’esperienza metafisica senza il controllo della coscienza sulla ricerca. La ripetizione dei lavori dà questa struttura di ricerca. In questo particolare gruppo la struttura è disponibile senza il bisogno di inevitabile identità di orari di lavoro. Possiamo notare che questa regolarità è sempre utile.
INTERVISTATORE: Hai affermato in una sessione precedente che Ra ha cercato per un certo periodo di trovare un gruppo come questo. Devo supporre che questa ricerca aveva il proposito di comunicare la Legge dell’Uno. E’ corretto?
RA: Sono Ra. Questo è parzialmente corretto. Come abbiamo detto, speravamo anche di poter fare un tentativo per riparare le distorsioni di questa legge messe in moto dalle nostre ingenuità nel vostro passato.
INTERVISTATORE: Puoi dirmi se fino a questo punto abbiamo trattato il materiale necessario per operare, se pubblicato, le necessarie riparazioni alle ingenuità?
RA: Sono Ra. Noi non intendiamo avere nessuna mancanza di rispetto per il vostro servizio, ma non ci aspettiamo di poter riparare completamente a queste distorsioni. Possiamo, comunque, offrire i nostri pensieri nel tentativo. Il tentativo è per noi molto più importante della completezza del risultato. La natura del vostro linguaggio è tale che ciò che viene distorto non può, per quanto ne sappiamo noi, essere raddrizzato appieno ma solo in qualche modo illuminato. In risposta al tuo desiderio di capire la relazione tra spazio/tempo e tempo/spazio possiamo dire che abbiamo condotto questa ricerca nel tempo/spazio poiché in questa illusione si possono vedere abbastanza prontamente le entità come complessi vibratori e i gruppi come armoniche tra complessi vibratori.
INTERVISTATORE: Vedo che l’aspetto più importante di questa comunicazione sta nel fatto di essere un veicolo di parziale illuminazione per coloro incarnati attualmente che sono diventati consapevoli della loro parte nel loro proprio processo evolutivo. Sono nel giusto in questa affermazione?
RA: Sono Ra. Sei nel giusto. Possiamo notare che questo è l’obiettivo di tutti gli artefatti e le esperienze con cui l’entità può venire a contatto e non è solo la proprietà di Ra o di questo contatto. Troviamo che questo strumento ha trascurato di continuare a ricordare al suo sé del bisogno di conservare qualche porzione di energia come riserva. Questo è raccomandato come una porzione del programma interno di risanamento dato che allungherà il numero di sessioni che possiamo avere. Così è abbastanza per noi. L’energia trasferita cresce molto, molto piano. Dobbiamo lasciarvi velocemente. C’è qualche breve domanda al momento?
INTERVISTATORE: C’è qualcosa che possiamo fare per migliorare il contatto o per mettere lo strumento più a proprio agio?
RA: Sono Ra. Siete coscienziosi. Rimane molto fastidio a proposito dell’allineamento dell’oggettistica. Vi ringraziamo. Sono Ra. Vi lascio nell’amore e nella gloriosa luce dell’infinito Creatore. Andate, quindi, rallegrandovi nel potere e nella pace dell’uno infinito Creatore. Adonai.
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Originale in Inglese: http://www.llresearch.org/transcripts/issues/1981/1981_0918_book_3.htm
Traduzione di Mauro Carfi & Andrea Calabrese per StazioneCeleste