)*(Stazione Celeste)

 

Spiritual School of Ascension

 

 

 

LETTERE DAGLI ANTENATI HAWAIANI

Alla Nazione Hawaiana

(o a quanti in cuor loro si sentono Hawaiani)

 

Antenati Hawaiani di Gigi Rondeau

 

Introduzione

Aprire il Cuore per Ricordarsi Ancora di Amare

 

 

Gli Antenati Hawaiani attraverso Karen Danrich "Mila"

28 Marzo 2006

 

 

Alla Cara Nazione Hawaiana  (e a coloro che in cuor loro sono Hawaiani),

La seguente informazione viene offerta in virtù del profondo amore che gli Antenati Hawaiani nutrono per la razza umana. E’ nostra speranza che queste lettere servano di sprone ad un’apertura verso un nuovo modo d’essere pregno ancora una volta dell’amore che un tempo compenetrava tutte le relazioni umane. Le Hawaii sono la terra dell’amore; Esse sono posizionate ai bordi di quell’immensa piscina qual è l’Oceano Pacifico e sottostanno al movimento del chakra del cuore e del loto della Madre Terra. Le Hawaii non hanno mai dimenticato l’amore; su questa splendida terra si possono avvertire le pulsazioni d’amore emanate da una sorgente più potente di quanto è dato in genere di ricordare dalla mente umana e questa sorgente è la coscienza della Terra.

Per il fatto di vivere su questo lembo di terra che ama, gli Hawaiani hanno sovente amato profondamente. Nell’antichità, lo scambio d’amore fra la terra, il mare e l’umano, generava una piacevole danza delle energie che garantiva agli Hawaiani del tempo pace ed unità nelle loro interazioni personali. Era così anche in una terra chiamata “Moo” o “Lemuria”, che circa 10.000 anni or, a causa della devastazione nucleare Atlantidea, s’inabissò nell’oceano. L’affondamento del continente lemuriano fu graduale e si completò nel corso di vari secoli secondo la misura umana del tempo; e come tale, i Polinesiani sopravvissuti ebbero tutto il tempo di emigrare verso altri lidi per continuare a sopravvivere. Non c’è quindi da meravigliarsi se oggi troviamo la razza Polinesiana sparpagliata nelle varie catene di isole del Pacifico. Da Tahiti, a Bora Bora, dalla Nuova Zelanda alle Hawaii.

Gli Hawaiani vivono in una catena di isole strettamente collegate all’epicentro del chakra globale del cuore della Madre Terra. E non è un caso che essi abbiano ancora adesso rimembranza dell’amore, perché all’alba dei tempi e prima delle molte cadute in coscienza e consapevolezza, esso esisteva in forma umana. Memori di questo, gli Antenati Hawaiani fanno appello al popolo Hawaiano (ed a coloro che si sentono Hawaiani nel cuore) perché collaborino con l’umanità per restaurare uno stato d’amore e di pace fra individuo ed individuo e fra nazione e nazione; solo la gente delle Hawaii evoca il passato modo di amare, e di come amare chiunque in modo non selettivo ed in uno stato d’accettazione incondizionata.

L’accettazione incondizionata è uno stato d’essere in cui si abbracciano tutti gli altri senza riserve, né giudizio e senza bisogno di cambiare e di alterare le differenze culturali che attengono alla razza, all’ideologia, alla religione od all’espressione sessuale di chiunque. Nell’accettazione incondizionata, c’è la pace perché ognuno abbraccia gli altri così come sono e non come si vorrebbe che fossero. Anche se, in tempi non tanto remoti, è stato proprio questo stato di accettazione assoluta a far soffrire gli Hawaiani. La loro monarchia fu infatti deposta dopo che essi accolsero senza riserve gli stranieri di altre nazioni. Dopo di allora, il semplice stile di vita che prendeva dal mare e dal suolo quello che serviva per vivere, evaporò in un lontano ricordo perché le Hawaii diventarono quella meravigliosa terra di villeggiatura ambita dai turisti di tutto il mondo.

Ed anche se oggi gli Hawaiani si rammaricano del fatto che le loro isole siano diventate un paradiso delle vacanze; dal punto di vista degli antenati, non è andata poi così male, perché in questo tempo di produzione tecnologica sarebbe stato peggio se le Hawaii, anziché un tempio del turismo mondiale, fossero diventate un caposaldo industriale. Le Hawaii, come paradiso dei vacanzieri, ne sono state più o meno preservate, benché l’eccessivo sfruttamento delle risorse ittiche e la morte delle barriere coralline sia stato un pedaggio alquanto gravoso da pagare. I fertilizzanti impiegati nei vari campi da golf delle Isole che, penetrando nel poroso suolo vulcanico, arrivano direttamente nell’oceano, non sono che l’ultima causa in ordine di tempo della perdita delle barriere; con la fine delle barriere coralline, scompare o si trasferisce in mare aperto anche il pesce che si nutre dei pesci più piccoli che in questo habitat trovano riparo e protezione, obbligando gli odierni pescatori a percorrere centinaia di miglia prima di riempire le loro reti da pesca.

Per mettere fine ad un tale disordine, bisogna in primo luogo vietare nell’immediato l’uso sconsiderato di fertilizzanti chimici, riportare in equilibrio il Ph dell’oceano e riseminare le barriere coralline di nuova vita. Tanto per cominciare, gli oceani non erano pieni di vita ai loro albori; essi si formarono quando gli scudi di ghiaccio, assemblati nell’atmosfera terrestre da umani di altre creazioni, collassarono causando il grande diluvio. Il grande diluvio non appartiene alla storia recente, ma è un evento antichissimo calcolato in 172.000 anni fa. E’ stato questo immane disastro a creare i vostri oceani.

La semina umana delle prime forme di vita nell’acqua salata degli oceani risale appunto a questo periodo di tempo e come tale, la maggior parte dei coralli, dei delfini, delle balene e di altra vita marina proveniva da altre creazioni. Se la specie umana si deciderà a riseminare la vita marina, noi potremo riseminare la vita che nel mare è stata distrutta; questa è la soluzione del problema che gli antenati si sentono di suggerire. E’ interessante notare che la nostra esortazione sta prendendo forma in parecchi progetti dell’Università delle Hawaii che riguardano la semina di una nuova barriera corallina al largo dell’isola di Ohau (o così Mila ha sentito dai notiziari locali).

Le Hawaii, nel loro ruolo di paradiso delle vacanze, hanno un’opportunità di toccare molti umani di culture e climi diversi che giungono da ogni angolo del Mondo. Gli Antenati Hawaiani vedono tutto questo come una opportunità che gli Hawaiani e quanti vivono sulle isole non hanno mai colto prima; perché, quelli che amano l’aina ed il mare possono realmente aiutare chi arriva qui da altre regioni a rievocare che cosa si prova quando si ama e si è riamati, cosicché gli umani abbiano ad aprire i loro cuori in un altro modo d’essere gli uni verso gli altri.

Perché sta proprio qui il punto cruciale dei tempi a venire. Gli Hopi, i Navaho e molti altri fratelli e sorelle Nativo Americani hanno previsto già da molti secoli il sopravvenire di un nuovo tempo e di una nuova alba futuri; questo nuovo tempo è stato etichettato con molti nomi incluso “spostamento verso il quinto mondo” da parte degli Hopi. I tempi futuri non saranno tanto teneri per chi non sa amare, in quanto per spostarsi verso un altro mondo d’essere o quinto mondo, come hanno percepito gli Hopi, occorrerà aprire il cuore ed aprirsi alla conoscenza che il proprio lignaggio possedeva nei tempi antichi. L’apertura del cuore è essenziale, perché solo attraverso il cuore si ha accesso alla conoscenza; un cuore aperto è pertanto la chiave di sopravvivenza per la specie umana nel corso dei sopravvenienti tempi di cambiamento.

Gli Hawaiani hanno spesso cuori aperti. Così era, se non ad un grado ancor più accentuato, parecchie centinaia di anni fa, prima che il Capitano Cook scoprisse le “Isole Sandwich” . Quelli che, come Mark Twain, hanno scoperto l’amore così straordinario dei Polinesiani, hanno preferito stabilirsi in pianta stabile sulle isole, che non in qualsiasi altra parte del mondo. Mark Twain è forse simbolico di quello che capita quando un umano dal cuore chiuso si sposta in una regione dove la gente evoca l’amore; i cuori aperti e l’amore iniziano di nuovo a fluire e tutto di conseguenza cambia.

Ritornare nelle regioni dove la gente non ama è in confronto molto doloroso e forse questo spiega il motivo per cui gli umani accettino con gioia di ritornare più e più volte alle Hawaii. Ed anche se essi non sanno capacitarsi su cosa li attiri realmente su queste isole, gli Antenati Hawaiani si sentono di affermare che è l’amore che qui fluisce in abbondanza dal cuore della Madre Terra ad indurre chiunque abiti o visiti queste isole a sintonizzarsi ad esse ed a far apparire speciale questa esperienza.

Gli Hawaiani ( e quanti in cuor loro si sentono Hawaiani) hanno pertanto la capacità di aiutare l’umanità a rievocare il modo di amare. Beninteso, non è un compito facile, perché nell’attuale esperienza umana è più quello che obbliga a sigillare il cuore che non il contrario; e spesso il cuore si chiude ad una tale verde età da far dimenticare agli umani il motivo che sottostà alla loro incapacità di amare. Perché tale è il macigno che hanno riscontrato gli antenati in coloro che in questo particolare momento storico desiderano guarire.

Molti guaritori stabilitisi sulle isole hanno scoperto che queste terre agevolano la scelta di sanare il corpo, la mente e lo spirito. Il motivo per cui la possibilità di guarigione ha qui una marcia in più, ha a che fare più con l’amore che non con qualsiasi altra cosa. Se ci si può aprire all’amore della Madre Terra attraverso la terra ed il mare, la guarigione parte favorita. Ove vi fossero dei blocchi a livello del cuore ed imparare ad amare incondizionatamente fosse praticamente impossibile, la guarigione potrebbe allontanarsi e girarsi in una grande sofferenza.

L’amore, nell’ottica degli Antenati Hawaiani, è l’unica vibrazione in grado di guarire. L’amore turbina intorno al campo come una farfalla danzante, dissolvendo e dissipando le energie dense ed appiccicose che causano la malattia, la depressione od altro disturbo emotivo. Ma perché l’amore abbia un grosso impatto sulla propria persona, il cuore dev’essere sufficientemente aperto da sentire. Molti cuori umani ed il chakra energetico associato sono invertiti e come tale non possono sentire e quindi nemmeno amare. Che cos’è che ha causato un’inversione del cuore di tale rilevanza per cui gli umani nel loro complesso hanno smesso di amare?

Bene, molti di voi faranno fatica ad accettare la verità, ma in questo momento storico, più di qualunque altra cosa, sono tutti quegli apparecchi e gadgets elettrici ed elettronici che circondano la specie umana, i maggiori responsabili della chiusura del cuore umano. L’elettricità della televisione e dei computers in particolare sovverte il chakra del cuore talvolta per centinaia di volte. Anche se prima di cadere nella dipendenza del piccolo schermo o del computer, uno amava profondamente, dopo, in virtù di tali interessi, si ritroverà immancabilmente con il cuore sigillato. Ciò porta alla noia ed a difficoltà relazionali nella danza di vita per l’incapacità di amare e di connettersi l’un l’altro nella compassione.

Cosa fare, quindi? Gli antenati invitano ognuno di voi a buttar via la televisione ed a ridurre ai minimi termini l’uso del computer, evitando in special modo i videogiochi ed altre danze che creano dipendenza, come il navigare sul web. Spendete invece il vostro tempo libero all’aria aperta, in campagna, in riva al mare, o nei boschi e permettete che l’amore della terra e dell’acqua riprendano ad interagire con il vostro campo. Intendete poi di riaprire il cuore e così sarà. Se richiederete la nostra assistenza, noi saremo ben lieti di supportare ciascuno di voi in questa scelta di aprire il cuore per re-imparare ad amare.

Ora, con l’introduzione dei telefoni cellulari, hanno fatto la loro comparsa anche le microonde che vengono inviate all’interno del campo di energia umano dovunque ci siano “punti di accesso” (servizi di rete per dispositivi mobili) per l’uso di internet senza fili o di telefoni cellulari. Che cosa fanno le microonde ai campi di energia umani? Di certo coloro che hanno sviluppato questa tecnologia, o la televisione, nella seconda metà del secolo scorso, non si sono mai posti dei dubbi sugli effetti che questi oggetti tecnologici potevano avere sulla specie umana. Le microonde, così come l’elettricità, distorcono le vibrazioni dell’amore. L’elettricità squarcia l’energia rotazionale dell’amore e la distrugge fino a cancellare l’amore; le microonde esasperano la vibrazione dell’amore fino ad eliminarlo, insinuando al suo posto la discordia.

Cosa succederà nelle vostre città umane che, più di ogni altro luogo, sono bombardate giorno e notte da sempre più elettricità e microonde? La realtà è già sotto i vostri occhi: incidenti ed atti di insana violenza sempre più efferati e sconcertanti sono oramai all’ordine del giorno. Questo è un effetto dell’inasprimento delle vibrazioni dell’amore, ed anche qui ad Honolulu ne abbiamo avuto prova in questi ultimi anni. Gli atti gratuiti di insana violenza sono un riflesso di un’altra caduta in consapevolezza della specie umana; gli umani, nella loro rinnovata danza con la tecnologia di quest’epoca, stanno per cadere di nuovo più lontano dall’amore e dalla verità.

Non è la prima volta che questo accade. Anche Atlantide conobbe un’era di straordinario sviluppo tecnologico che trascinò gli umani della Terra, incluso la razza Polinesiana che viveva in Lemuria o Moo, in una rovinosa dissonanza. Nemmeno i Polinesiani, infatti, seppero resistere al fascino degli innumerevoli gadgets elettronici presenti sul mercato e, similmente agli atlantidei, anch’essi caddero nel “non-amore” ed in una caotica disarmonia. Nella disarmonia, accecati dall’odio e dalla rabbia verso Atlantide, arrivammo a decidere di lanciare due grossi ordigni nucleari sulla capitale Atlantidea dov’era in corso l’annuale riunione del congresso. Come nazione, ci sentivamo così dissonanti da renderci partecipi della distruzione nucleare di Atlantide; e sino ad oggi, questa parte della nostra storia non è stata ancora esplorata e compresa.

Perché la razza Polinesiana scelse questo tragico epilogo? Noi eravamo stati invasi, Atlantide aveva occupato le nostre terre con i suoi eserciti per fare incetta di certi minerali indispensabili allo sviluppo di una nuova e più sofisticata tecnologia. Sentendoci minacciati da Atlantide, noi reagimmo ad armi pari, ed usando la sua stessa tecnologia distruggemmo non solo sua civiltà, ma, in definitiva, anche la nostra. In realtà, non si può annientare l’altro, senz’anche distruggere se stessi; la nube radioattiva scatenata dalla devastante esplosione raggiunse ben presto il suolo lemuriano, riducendo a brandelli il DNA polinesiano. Da allora in poi, come nazione, cademmo nella malattia e nella sofferenza. La Madre Terra, nel tempo, affondò il continente lemuriano, a causa del suo grave stato di tossicità dovuto non solo al fallout radioattivo, ma anche e soprattutto per l’uso tecnologico delle sostanze radioattive associate al potere nucleare.

Gli Antenati Polinesiani desiderano che la specie umana impari le sue lezioni sull’abuso dei mezzi tecnologici e di come esso comprometta il campo energetico umano fino alla pazzia, alla caduta inconsapevolezza ed alla perdita dell’amore; perché una volta caduti in uno stato di non amore, subentra l’incapacità di elaborare e di negoziare una tregua che sia valida per tutte le nazioni. Questa danza di guerra e di follia è durata abbastanza! E’ tempo per la specie umana di smettere di recitare questo dramma e d’imparare di nuovo ad amare.

Diremo anche che la Madre Terra, come coscienza, ha i suoi assi nella manica che possono lasciare di stucco gli umani. Essa è infatti entrata in un nuovo flusso di energia di un’altro settore della creazione che un tempo l’aveva ospitata, assolutamente privo di energia elettrica. Col passare degli anni, l’elettricità diminuirà e non ve ne sarà più tanta da raccogliere e distribuire come ora. L’elettricità cesserà di fluire attraverso l’acqua od il suolo. Le sostanze radioattive accelereranno a tal grado la sua dissoluzione da farla scomparire dalle scene. Quello su cui gli umani fanno oggi affidamento, nel prossimo ciclo di 100 anni non sarà più disponibile come fonte di energia. Gli umani dovranno imparare di nuovo a vivere della terra e del mare e ritornare a semplici attrezzi ed attrezzature fatte a mano, di natura non elettrica.

Concludendo, possiamo scegliere di aspettare questi la nostra famiglia duramente pressati per sopravvivere; oppure, possiamo cominciare a pianificare questi cambiamenti futuri e costruirci un modo di vivere semplice che tragga ancora una volta dal mare e dalla terra i suoi mezzi di sostentamento. In questo vostro tempo, quando le famiglie umane si separano per la mancanza d’amore, può risultare difficile immaginare di rimettersi insieme per lavorare la terra e provvedere ad una comunità di tanti altri individui, come facevano gli Hawaiani poco più di un secolo fa; così come può risultare difficile immaginare che, non tanto tempo fa, la maggior parte delle risorse alimentari delle Hawaii proveniva dalle sue stesse terre; e solo una minima parte arrivava dall’estero via nave. Gli Antenati Hawaiani desiderano che gli Hawaiani o coloro che sono Hawaiani nel cuore si preparino per i tempi a venire trovando il modo di mettersi insieme in una comunità per darsi reciproco sostegno e supporto nel corso dei futuri cambiamenti. Come possiamo andare da un civiltà senz’amore e basata sull’elettronica, ad una civiltà dove ci si ama l’un l’altro, e dove si ama di nuovo la terra ed il mare? E’ una buona domanda ed è anche il motivo per cui, a partire da questa lettera e nelle altre che seguiranno, gli Antenati Hawaiani esporranno concetti e tecniche utili a promuovere l’apertura del cuore e l’apprendimento di un nuovo modo di relazionarsi gli uni gli altri nell’unità, nella gioia e nella pace. Tale è lo scopo di queste lettere.

Alla nostra prossima comunicazione,

Aloha

Gli Antenati Hawaiani

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IN MERITO A QUESTE LETTERE

Molto tempo fa, Mila ebbe l’occasione di passare del tempo nelle isole per tenere un suo seminario. Gli Antenati Hawaiani accettarono di buon grado la sua presenza. Lì c’era qualcuno che voleva guarire internamente e che voleva lavorare anche per risanare il territorio. Gli Antenati invitarono Mila a trasferirsi ad Honolulu, ma lei rispose: “ Io ho talmente tante responsabilità sul continente; non vedo come ciò possa avverarsi”. Comunque, se voi tesserete per me un sogno, in tal caso accetterò”.Sei mesi dopo, Oa entrò a far parte della vita di Mila, ed ambedue decisero di trasferirsi nelle isole per insegnare. Dopo quel viaggio, essi acconsentirono di ritornarvi in pianta stabile. (eravamo nel 1999) Da quel momento in poi prese forma una danza di molti anni di lavoro con i territori di Ohau e di Honolulu in particolare per ripristinarne il flusso energetico e stimolare il processo di guarigione di detta regione geografica e metterla in grado di sostenere come un tempo la vibrazione dell’amore della Madre Terra. Nel 2000, grazie alla restaurazione dell’amore, la città di Honolulu fu dichiarata una delle 10 città più sicure degli USA. Mila ed Oa, una volta raggiunti i loro obiettivi, hanno continuato a spostarsi per la Big Island concordando di cooperare alla restaurazione dell’amore. Recentemente sono ritornati a Kauai. L’amore che sta germogliando genererà la pioggia; alla pioggia piace infondere di nuova vita le piante, gli alberi e gli altri regni della natura. Grazie al lavoro di Mlia ed Oa per restituire l’amore della Madre Terra all’ambiente in generale, il tempo comincia ad equilibrarsi in tutte le isole producendo più pioggia per far sbocciare più vita; perché la vita e l’amore costituiscono un comune intricato intreccio. Ora, la Madre Terra sta cominciando ad implementare questo flusso di energia come una danza globale, restaurando l’amore in tutte le parti del suo corpo,il quale, in risultato, rifiorirà di nuova vita. Il processo è già in corso, secondo il punto di vista degli Antenati Hawaiani. Una recente serie di fotografie della terra scattate dal satellite nei passati 5 anni, mostrano agli scienziati un incremento della vegetazione a livello globale. (da un articolo della BBC).Noi, in qualità di Antenati Hawaiani, siamo stati al fianco di Mila ed Oa in tale lavoro. Non è stato un viaggio facile, ma siamo stati premiati testimoniando il ritorno di nuova vita sulla terra. Questi pochi mesi passati sono stati i più umidi in assoluto nelle isole, persino con inondazioni e rottura di dighe! Ora, anche noi confidiamo che la vita ritorni abbondante anche nel mare, e che in esso un giorno vi sia così tanto pesce da impedire la navigazione attraverso le nostre baie. Un tempo era così sulla Big Island. Mila ci aveva promesso che una volta trasferitasi sulle isole avrebbe aiutato gli Hawaiani a cercare la loro verità ed a indirizzasi di nuovo verso una leadership sovrana per dirigere le loro vite e le loro relazioni nelle isole. Tale è anche lo scopo di queste lettere. Mila ha accettato di farsi da parte per consentire agli Antenati Hawaiani di dire la loro verità affinché la Nazione Hawaiana e coloro che sono Hawaiani nel cuore, possano ritrovare la loro strada alla sovranità per vivere liberamente di ciò che la terra ed il mare sono spontaneamente in grado di offrire. La sovranità è uno stato d’essere che porta ad una grande libertà interiore. Oggi, la maggior parte degli Hawaiani, così come gli umani in generale, sono come imprigionati; essi sono prigionieri dei loro lavori, delle loro ipoteche, della loro famiglia e del governo. C’è poca gioia in una vita di schiavitù. Il denaro e gli oggetti che si possiedono non sostituiscono il alcun modo l’amore perché non nutrono il cuore umano. C’è stato un tempo in cui nulla di tutto questo esisteva; meno di 500 anni fa, la maggior parte degli Hawaiani viveva liberamente dalla terra senza pagare tasse alla monarchia. E’ tutto un fattore di equilibrio. E’ l’equilibrio che sostiene la propria salute e la propria vita ed è il donare l’amore dei propri cuori ai propri raccolti che a sua volta consente all’abbondanza della vita vegetale di soccorrere i propri bisogni. C’è equilibrio nel prendere nell’onore e nell’amore le risorse della terra per costruire le proprie abitazioni. E’ l’amore, nel momento in cui viene scambiato con la terra ed il mare, che porta ad uno stato di salute, di abbondanza e di prosperità. Ed è grazie al fatto che la terra ed il mare amano in ritorno che la salute ed una vita lunga e felice possono trovare sostegno. Oggi come oggi, gli Hawaiani e coloro che in cuor loro si sentono hawaiani, sono caduti in un sogno artefatto avulso al mondo naturale. Ed è stato questo accedere in un sogno privo di amore fondato sul profitto e sugli oggetti tecnologici che ha portato all’insoddisfazione, all’uso della droga, all’alcolismo, alla depressione, alla sofferenza ed anche alla malattia. Quando ritornerete ad uno stato d’essere che ristabilirà un flusso d’amore fra gli umani, la terra ed il mare, anche la salute e l’armonia fra gli umani saranno una tangibile realtà. Queste lettere perseguono anche tale obiettivo, quello di mettere in evidenza i cambiamenti interni ed esterni necessari per riportare il mondo ad uno stato d’amore, di salute e di abbondanza.

Aloha

Mila & Oa Gli Antenati Hawaiani

 

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Originale in inglese: http://www.ascendpress.org/Community/HawaiianAncesstors/LearningtoLove.htm

Tradotto da Sonia per Stazione Celeste

www.stazioneceleste.it