)*(Stazione Celeste)
Io sono
Io sono.
A te che leggi, io parlo. A
te, che per lunghi anni, vagando innanzi e indietro, hai con ardore cercato nei
libri, negli insegnamenti, nelle filosofie, nelle religioni, non sai neppure tu
che cosa: la verità, la felicità, la libertà, Dio.
A
te, Anima stanca e scoraggiata, quasi senza speranza, che molte volte hai
afferrato un barlume della verità cercata, solo per riconoscere che essa si
dileguava come il miraggio nel deserto.
A
te che credesti d'averla trovata in qualche grande istruttore, capo riconosciuto
di una Religione, Fraternità o Società, e che ti pareva un «maestro» - tanto
meravigliose erano la sua sapienza e le opere sue - solo per risvegliarti più
tardi alla scoperta che quel maestro era soltanto una persona umana, con
difetti, debolezze e colpe segrete, pur avendo potuto essere tramite di
splendidi insegnamenti apparsi a te come la più alta verità.
A
te, di nuovo stanco e affamato, senza guida; a te io sono venuto.
E
sono venuto anche a te, che hai cominciato a sentire la presenza della Verità
nella tua anima e cerchi la conferma di ciò che lotta vagamente dentro di te,
per esprimersi.
Sì,
a quanti hanno fame del vero «pane di vita» io sono venuto.
Sei
tu pronto a ricevere il mio cibo? Se
lo sei, fa cuore. Siedi.
Calma la tua mente umana e
segui strettamente la mia parola qui pronunciata.
Oppure forse ti allontani, deluso ancora una volta, con nel cuore il
morso della fame insaziata?
Io! Chi sono io, che sembro parlare con sì
conscio potere e autorità?
Ascolta.
lo sono tu; quella parte di te che è e sa, che sa tutte le cose, che sempre
seppe e sempre fu. Io sono tu, il tu Sé; quella parte di te che dice Io sono
ed è Io sono. Io sono
quella parte più alta di te stesso, che vibra entro di te mentre leggi; che
risponde a questa mia parola, che ne percepisce la verità, che riconosce per
sua natura tutta la verità e scarta ogni errore dovunque lo trovi.
Ciò io sono: non quella parte di te che sino a oggi s'è nutrita
dell'errore.
Poiché
io sono il tuo vero Istruttore, il solo che tu conoscerai sempre, il solo
Maestro; io, il tuo Sé divino.
Io, il tuo Io sono, ti
reco questo mio messaggio, la mia vivente parola, come ti ho portato ogni cosa
in vita, libro o «maestro», povertà o ricchezza, amara esperienza o amore,
allo scopo di insegnarti che io, io solo, il tuo vero Sé, sono il tuo
istruttore; il solo istruttore e il solo Dio, che provvede e ha sempre
provveduto a te, non solo il pane e il vino della vita, ma anche tutto ciò che
occorreva al tuo mantenimento e al tuo sviluppo fisico, mentale e spirituale. Perciò, quello che fa appello a te mentre leggi è il mio
messaggio, dettato alla tua coscienza umana esterna dal di dentro, ed è solo
una conferma di ciò che l'Io sono di te sempre seppe interiormente, ma
che non aveva ancora tradotto in termini ben definiti alla tua coscienza
esterna. Così pure tutto ciò che
sempre fece appello a te, venendo da qualche espressione esterna, non era che la
conferma della mia parola già pronunziata dentro di te; quell'espressione
esterna era il canale, il mezzo da me scelto in quel momento per impressionare
la tua coscienza umana.
Ma
io non sono la tua mente umana, né il figlio suo, l'intelletto: essi sono
soltanto l'espressione del tuo essere, come tu sei l'espressione del mio essere;
essi sono soltanto fasi della tua personalità umana, come tu sei una fase della
mia divina impersonalità.
Pesa
e studia attentamente queste parole.
Sorgi
e liberati per sempre dal dominio della tua personalità, con la tua mente e il
suo intelletto così gonfi ed esaltati di se stessi; poiché la tua mente, d'ora
innanzi, deve essere la tua serva e l'intelletto il tuo schiavo, se vuoi che la
mia parola penetri nella coscienza dell'anima tua.
Io sono venuto ora alla coscienza dell'anima tua, dopo averla stimolata
per prepararla a ricevere la mia parola. Se
sei abbastanza forte per sopportarla; se puoi sbarazzarti di tutti i tuoi
capricci, di tutte le tue credenze, di tutte le tue opinioni personali - rottami
da te raccolti nei campi coltivati da altri -; se sei forte abbastanza da
gettarli via; allora la mia parola sarà per te una sorgente inesauribile di
gioia e di felicità.
Ma
sii preparato al fatto che la tua personalità dubiterà di queste mie parole
man mano che le leggerai; poiché la sua vita è minacciata, ed essa sa che non
può vivere e prosperare, né dominare più a lungo i tuoi sentimenti, il tuo
andare e venire, come prima, se tu accetti nel tuo cuore la mia parola e le
permetti di dimorarvi.
Sì.
Io sono venuto a te, ora, a farti conscio della mia presenza; poiché ho già
preparato la tua mente umana in modo che essa possa, fino a un certo punto,
comprendere il significato di me.
Io
sono sempre stato con te, ma tu non lo sapevi; ti ho espressamente condotto
attraverso il Deserto dei libri e degli insegnamenti, delle religioni e delle
filosofie, tenendo sempre davanti agli occhi della tua anima la visione della
Terra Promessa; alimentandoti con la manna del Deserto, perché tu potessi
ricordare e apprezzare il pane dello Spirito e anelare a esso.
Ora
ti ho condotto sulla riva del Giordano che ti separa dal tuo divino retaggio.
Ora è venuto per te il tempo di conoscermi coscientemente; è venuto il
momento di attraversare il fiume e di passare nella Terra di Canaan, nella terra
del latte e del miele. Sei pronto? Vuoi andare?
Allora segui questa parola che è l'Arca del mio patto, e passerai a piedi asciutti.