)*(Stazione Celeste)
La scoperta di Me
O
tu, che hai studiato diligentemente quanto ti ho detto fin qui, e che credi
d'aver avuto un barlume di me, ma non ne sei ben sicuro, avvicinati e ascolta
con la tua anima ciò che ora ho da dirti.
Sii
Calmo! E sappi: Io - Sono - Dio.
Se
tu hai imparato a rimanere calmo, se hai studiato e meditato sopra questo Io
quale Dio dentro di te, se tu sai distinguerlo dall'io personale e se talvolta
sei conscio di uscire, per così dire, dalla tua personalità e dal punto di
vista del tuo sé umano quale esso è, di vederne le debolezze, le meschinità,
i difetti, il basso egoismo, gli appetiti e le passioni animali, i desideri
puerili, le stolte vanità e l'orgoglio. Se
tu puoi fare tutto ciò e hai scorto tali cose con visione chiara, sappi che in
quei momenti sei stato nella coscienza con me; che era il tuo Sé reale, l'Io
dentro di te, che ti permetteva di vedere con i miei occhi la realtà delle
cose. In quei momenti tu eri libero
dalla tua personalità e dimoravi nella mia coscienza: chiamandola cosmica,
universale, spirituale o impersonale, come vuoi, poiché non avresti potuto
vedere queste cose in te, tranne che per mezzo di occhi impersonali, dei miei.
Ancora
guardando indietro nella tua vita, ti ricorderai di essere stato molte volte
spinto a fare certe cose, alcune delle quali diedero ottimi risultati; altre
volte argomentasti contro l'impulso e l'intelletto ti portò ad agire
differentemente e sempre allora con insuccesso, delusione e sofferenza.
Questa coscienza impellente era il tuo Sé reale, l'Io dentro di te che
ti guidava in quei momenti, dicendoti chiaramente ciò che dovevi fare.
In quei momenti tu ascoltavi con le tue orecchie spirituali, con le mie
orecchie, e quando tu impersonalmente obbedivi, seguivano il successo e la
soddisfazione; mentre quando credevi di saperne di più, venivano la sconfitta,
il rimorso, l'infelicità. Ancora, in alcuni momenti tu hai sentito l'approssimarsi di
qualche evento, o la vicinanza di qualche persona invisibile, o vibrazioni
disarmoniche al contatto di altre. Questo
è il Reale che tu senti con la tua coscienza spirituale o impersonale, la
quale, se solo tu la conoscessi, sapresti che è sempre vigile a proteggerti,
guardarti e consigliarti intorno a tutte le cose, le condizioni e gli
avvenimenti esterni. Ti indico
tutte queste cose per imprimere bene in te che sono io, dentro di te, nel tuo
corpo spirituale, il corpo perfetto interiore, dove io dimoro, che ti parlo così,
che ti consiglio, ti istruisco, ti proteggo e ti avverto in tutti gli affari
della vita; sì, in ogni minimo dettaglio. E solo che tu voglia volgerti a me e badare, studiandole
attentamente, a queste impressioni che ricevi ogni momento, e imparare a fidarti
di esse, a servirmi, a riposare in me, mettendo in me tutta la tua fede, ti
guiderò veramente in tutte le tue vie, risolverò per te tutti i problemi,
renderò facile ogni tuo lavoro e tu sarai condotto tra pascoli verdeggianti,
oltre le acque tranquille della vita.
Ah!
Figlio mio, se tu volessi impiegare soltanto una decima parte dell'energia che
sprechi nel cercare all'esterno, tra i gusci della conoscenza umana e degli
umani insegnamenti, in sforzi risoluti diretti all'interno, per trovare me!
Se tu consacrassi soltanto un'ora al giorno a me solo, immaginando e
praticando la presenza mia dentro di te!
Io
ti prometto qui, che non solo presto, molto presto mi troverai; ma che sarà per
te una fonte inesauribile di tale sapienza, forza e aiuto, quale la tua mente
umana ora non può neppure comprendere.
Sì,
solo che tu voglia cercarmi così, dandomi il primo posto nella tua vita, e se
non ti darai riposo finché non mi avrai trovato, non passerà gran tempo che
diverrai conscio della mia presenza e della mia voce amorevole che ti parla
costantemente dalla profondità della tua anima.
Allora imparerai a venire a me, in dolce comunione, ti troverai
gradatamente a dimorare nella mia coscienza e scoprirai che la mia parola dimora
in te; che qualunque cosa tu desideri ti sarà miracolosamente concessa.
Ma
questo dimorare continuamente in me sarà difficile dapprima; poiché il mondo,
la carne e il demonio sono ancora molto potenti nella tua coscienza.
Ma a poco a poco tu ti avvezzerai ad adoperare i miei occhi impersonali e
ben presto saprai scorgere nella realtà delle cose e anche nella realtà di
questi apparenti Signori della Terra; allora troverai che dimori in un
meraviglioso nuovo mondo popolato di Esseri angelici che usano i corpi di carne
delle personalità umane soltanto come veicoli, o strumenti, o vesti per venire
a contatto delle condizioni e delle esperienze terrene che essi hanno creato,
allo scopo di sviluppare le qualità dell'animo necessarie alla perfetta
espressione della mia Idea sulla Terra. Ai
tuoi occhi non vi saranno più ombre, né mali, e quindi nessun demonio; poiché
tutto è Luce, Amore, Libertà, Felicità e pace, e tu vedrai Me in tutto, e in
ogni essere qualche attributo di Me. Non
avrai che da lasciare il mio amore irradiare nel tuo cuore ed esso illuminerà
per te il reale significato di quanto vedi.
Allora
avverrà il grande fatto: tu comprenderai d'aver trovato il Regno di Dio e di
camminare in esso; che esso è proprio qui su questa Terra, che si manifesta
dappertutto intorno a te e che tu hai vissuto finora in esso senza saperlo; che
invece di essere al di fuori, in qualche luogo remoto, esso è dentro di te,
dentro ogni altro essere, nell'intimo più recondito di tutte le cose
manifestate. In altre parole,
troverai che esso è la realtà di tutte le cose e che tutte le apparenze
esteriori sono soltanto le ombre di questa Realtà, create dal concetto erroneo
dell'uomo e dalla sua credenza d'essere separato da me.
Trovato
il Regno, tu troverai il tuo posto in esso.
Comprenderai che sei, in verità, uno dei miei attributi divini, che il
tuo lavoro era tutto stabilito per te fin dal principio, e che tutto quanto è
accaduto prima è stato solo una preparazione, un adattamento della tua
personalità a quel lavoro. E tutta
la tua anima balzerà, pregustando la gioia di tornare, dopo tale lungo
pellegrinaggio, alla mia casa, di entrare alfine nella mia Vita reale.
Uno in coscienza con me e con altri tuoi Sé, tutti impegnati a elaborare
l'ultima perfetta espressione della mia Idea sulla Terra.
O
tu! Cui la lettura di ciò ha
risvegliato memorie di gioie precedenti e la cui Anima ha vibrato in risposta,
non lasciare queste parole finché tu non ne abbia appreso tutto quanto io ho da
dirti. Sta calmo, ascolta la mia
voce interna e impara quali splendori ti aspettano, se sei capace di vedere con
occhi impersonali e di udire con intendimento impersonale. Ma se la lettura di questo ti procura per la prima volta la
visione della mia Realtà dentro di te e del mio Regno, suscitando vibrazioni
che t'innalzano a una temporanea estasi spirituale e tu decidi di tentare di
dimorare sempre in questa coscienza di Me e d'obbedire sempre a Me, non
scoraggiarti se fallirai ignominiosamente alla prima occasione di provare la
sincerità e la forza della tua risoluzione.
Poiché
solo a forza di tentativi e insuccessi e compenetrandoti profondamente della tua
mancanza di forza e di abilità a riposare e confidare in me, io posso svegliare
in te la coscienza dei miei divini poteri che sempre sono in attesa per
manifestarsi attraverso te.
Queste
alte vibrazioni sono il sorgere di certe qualità dell'anima che debbono essere
svegliate prima che io possa manifestare tali poteri. Naturalmente, allorché
quelle qualità sono risvegliate, esse attirano l’opposizione attiva di certe
altre qualità che finora avevano incontrastato impero nella tua natura e che
debbono essere sopraffatte e
soggiogate prima che le qualità dell'anima possano liberamente
manifestarsi.
Questa
opposizione non ha altro scopo che di rinforzare, mettere alla prova e
perfezionare l'espressione di quelle qualità dell'anima; poiché esse debbono
essere capaci di resistere a ogni attacco dall'esterno prima di poter pienamente
manifestare tutti i miei divini poteri che sospingono dall’interno. Ma sappi
che io manifesto questi poteri precisamente nella misura in cui tu puoi
sopportarli e mantenerti forte.
L’errore
che tu commetti è di cercare di crescere tu.
Io
sono l'albero della Vita dentro di te. La mia vita
vuole e deve farsi spingere innanzi, ma fa questo per mezzo di uno
sviluppo graduale e costante. Tu non puoi giungere al frutto se non hai compiuto il debito
sviluppo. Ma, ricordalo, la vita
sta continuamente costruendoti nella perfezione di salute, di forza e di
bellezza in cui possa esprimersi esternamente, come fin d'ora si esprime
internamente.
Tu
che hai cominciato a realizzare che io sono dentro di te, ma ancora non hai
imparato a comunicare con me, ascolta e impara adesso.
Tu
hai imparato a calmare la mente e hai forse sentito la mia presenza dentro di
te. Se così è, realizzando che io
sono là, rivolgimi una domanda: poi, con tacita preghiera a me, perché Io ti
rispondo, senza ansia, preoccupazione o interesse personale e con la mente
perfettamente vuota, aspetta l'impressione che verrà.
Se in risposta viene un pensiero che tu riconosci di aver udito o letto
in qualche luogo, respingilo immediatamente dicendo: «No, Padre, che cosa dici?».
Altri pensieri possono venirti da
altre sorgenti umane, ma tu sei vigile, li riconoscerai subito come tali e
rifiuterai di accoglierli. E allora, se persisterai nel domandare a me, otterrai
finalmente una risposta che sentirai essere realmente mia.
Così accadrà in principio. Ma
quando avrai imparato a distinguere la mia voce da tutte le altre e potrai far
tacere completamente il tuo interesse personale, allora potrai a volontà
mantenere una silente comunione con Me, senza interferenze di idee, credenze e
opinioni provenienti da altri; potrai allora rivolgermi domande a tuo piacere, o
altri potranno interrogarti su qualunque problema nel quale abbiano bisogno
d'aiuto e io in quel momento metterò nella tua mente le parole che dovrai dire,
o silenziosamente a te stesso, o udibilmente per mezzo tuo all'altro.
E
tu, mio diletto, che ti sei consacrato a me e tendi con ogni sforzo a
raggiungere l'unione con me, ma che hai trovato invece che ogni appoggio del
mondo si è ritratto da te, o sta per ritrarsi, e che tu sei senza denaro, senza
amici e non sai dove volgerti per aiuto umano, sappi, o da me benedetto, che tu
sei ora molto, molto vicino e che se continui soltanto a dimorare in me,
lasciando che la mia parola dimori in te e ti guidi, riposando e confidando
assolutamente nella Mia Promessa, io ti porterò ben presto una gioia, un
adempimento, una pace che parole umane e menti umane non possono raffigurare.
Poiché
tu hai obbedito ai miei ordini, hai confidato in me, hai cercato prima il mio
Regno e la mia Giustizia e perciò io aggiungerò a te tutte le altre cose,
anche quelle che il mondo ti ha negato.
E
tu, mio caro, che ti sei pure consacrato a me, ma che ancora ti attieni a
qualche legge mondana e non puoi abbandonarla e confidare pienamente in me; tu,
a cui, perciò, ho portato l'insuccesso, il disinganno e perfino la povertà,
per insegnarti il valore reale di tutte le cose mondane, la loro impermanenza,
la loro impotenza a dare la felicità; per insegnarti che esse non hanno nulla a
che fare con la mia Vita reale; tu, caro figliolo, che non puoi ancora vedere
questo e hai il cuore pieno di ansia e di paura, perché non sai di dove ti verrà
il pane di domani o il denaro per la prossima pigione, o per la cambiale che
devi pagare, ascolta ancora una volta le mie parole che ti ho detto già molto
tempo fa nel sermone della montagna:
«Perciò
io vi dico: Non prendetevi pensiero dei domani, di ciò che mangerete, né di
come coprirete il vostro corpo. Non
è la vita più del cibo e il corpo più delle vestimenta?
Guardate gli uccelli dell'aria; essi non seminano, né mietono, né
raccolgono, pure il vostro Padre celeste li nutre. Non siete voi da più di essi?
Chi di voi, preoccupandosi, può aggiungere un cubito alla propria
statura? E perché vi date pensiero
delle vostre vestimenta? Guardate i
gigli del campo, come essi crescono; essi non s'affannano, né tessono; eppure
Io vi dico che neppure Salomone, nel suo splendore, era abbagliato come uno di
essi: perciò, se Dio veste cosi l'erba del campo che oggi è domani è gettata
nel forno, non vestirà egli molto di più voi, o voi uomini di poca fede?
Non vi date dunque pensiero dicendo: che cosa mangeremo o di che cosa
vestiremo? Poiché il vostro Padre celeste sa che voi avete bisogno di queste
cose.
Ma
cercate prima il Regno di Dio e la Sua Giustizia; e tutte queste cose vi saranno
aggiunte. Non vi date dunque
pensiero del domani, poiché il domani penserà a se stesso.
A ogni giorno basta la sua pena».
Ti
abbisogna comando più preciso, o più precisa promessa di questa?
O
tu che ti sei consacrato a me e che ti chiami mio discepolo, ascolta: non ho
finora tutto provveduto per te? Sei
tu mai stato in bisogno che io non ti sia venuto in aiuto proprio al momento
giusto? C'è mai stato un tempo in cui le cose sembrassero scure e in
cui io non portassi la luce? Puoi
tu, con quello che sai ora, guardare indietro alla tua vita e vedere in che cosa
tu avresti disposto meglio? Baratteresti
tu la tua comprensione spirituale, con le possessioni terrene di chiunque tu
conosca? E non ho io fatto tutto
questo, benché tu ti sia sempre ribellato, rifiutando di ascoltarmi durante
tutta la tua vita?
Ah!
Figli miei, non vedete che il denaro, la casa, le vesti, il cibo e il loro
acquisto sono solo incidenti, e non hanno nulla a che fare con la vostra Vita
reale, tranne che per quel tanto che voi li fate reali, pensando che abbiano
molta importanza e lasciando me essere soltanto una cosa secondaria? E se diviene a me necessario di togliervi le cose del mondo,
perché voi possiate imparare la verità - che io sono la sola cosa importante
nella vita, che io debbo essere il primo se voi veramente mi amate, io lo
faccio, come il medico che, per portare il paziente alla salute, rimuove prima
la causa della malattia, perché possiate conseguire la felicità e la prosperità
reali e durature. E questo
s'applica anche a te, mio figlio, che hai perduto la salute, il coraggio, il
dominio del tuo sé e dopo faticosi anni di ricerca all'esterno presso i medici
e alle medicine della Terra, seguendo fedelmente ogni istruzione e suggerimento
datoti, per recuperare la vita perduta ti sei rivolto finalmente a me dentro,
con la debole speranza che io possa aiutarti.
Sappi, fanciullo mio, che tu pure devi venire in completo abbandono a me,
l'Uno e l'unico medico che può realmente guarirti.
Poiché io sono la vita onnipotente dentro di te.
Io sono la tua salute, la tua forza, la tua vitalità.
E non potrai godere salute reale e duratura finché non potrai sentire me
dentro di te e sapere che io sono tutto questo per te.
E
ora, fanciulli miei, avvicinatevi. Poiché
io sto per dirvi con quale mezzo si ottengono tutte queste cose.
Nelle
parole che seguono è il grande segreto. Beato
colui che lo trova.
Sii
Calmo! E Sappi: Io - Sono -
Dio.
Sappi
che io sono in te, che io sono tu, che io sono la tua vita.
Tutta la sapienza, tutto l'amore, tutto il potere in questa vita che
liberamente fluisce ora, attraverso l’intero essere tuo.
Io sono la Vita, l'Intelligenza e la Forza in sostanza, nelle cellule del
tuo corpo, nelle cellule di tutta la materia, minerale, vegetale, animale.
Io sono in te e in essi. Per mezzo mio tutto ciò che essi hanno o sono
è tuo e tu puoi prenderlo. Parla a
essi in mio nome ed essi ti risponderanno.
Sorgi,
o tu che aspiri all'unione con me. Accogli
il tuo devino retaggio. Schiudi
l'anima tua e aspira il mio alito di vita. Io ti riempio a tal segno della mia
forza, ch'essa da ogni parte trabocca; che ogni fibra, ogni nervo, ogni cellula,
ogni atomo del tuo essere è ora
coscientemente vivo di Me, della mia Salute, della mia Forza, della mia
Intelligenza, dei mio Essere. Poiché io sono dentro di te e noi non siamo
separati, né mai potremmo esserlo, giacché Io sono tu.
Svegliati!
Afferma la tua sovranità, conosci il tuo Sè e i tuoi poteri.
Tutto quello che io ho è tuo. La
mia vita fluisce attraverso di te, perché tu possa prendere da essa quanto
voglia, quanto tu comandi!
Immagina
questo e pensalo, sappilo. Con
tutta la forza positiva della tua natura, proferisci la parola creativa. Essa non tornerà a te vuota.
Però
sappi, o diletto, che ciò non potrà essere finché tu non sia venuto a me in
assoluto abbandono e non abbia dato in mia custodia il tuo sé, i tuoi affari,
la tua vita e finché tu non abbia posto ogni cura e ogni responsabilità su di
me, in me soltanto riposando e confidando.
Quando
avrai fatto ciò, le parole che ti ho già detto stimoleranno a vita attiva i
miei divini poteri latenti nella tua anima.
Tu avrai coscienza di una poderosa forza dentro di te la quale, nella
misura in cui dimorerai in me e lascerai le mie parole dimorare in te, ti
spianerà tutte le vie, ti darà tutto quanto desideri, ti libererà per sempre
da ogni dolore.
Allora
non vi saranno più dubbi né domande: tu saprai che io, Dio, il tuo vero Sé,
sempre provvederò e indicherò la via; tu avrai trovato che tu e io siamo
Uno.