Anna
Maria parla di Sé...
Un'introduzione
ai suoi messaggi
So di essere
un’anima molto vecchia, discesa nella materia tante e tante volte e
irrimediabilmente ripetente, perché le lezioni apprese non le ho assimilate.
Questa volta ho voluto strafare ed ho chiesto di percorrere quattro esistenze in
una sola e sono partita con grande spavalderia.
Prima dovevo
scegliere i genitori giusti e con un po’ di tempo li ho individuati. Infatti
sono arrivata dopo dieci anni di attesa dei miei. Mia madre infatti senza
un’operazione, non avrebbe potuto avere figli. Invece avvenne il prodigio e
nacque la primogenita, rimasta anche l’unica. Per un anno e mezzo tutto andò
liscio, la coppia era felice in un’atmosfera di gioia, ma capitò
l’imprevedibile e mio padre inaspettatamente cambiò livello dimensionale. Ho
memorie nitide di quel tempo e ricordo una grande fatica di esistere. Vivevo in
un ambiente di adulti in casa di mia nonna e crescevo in fretta. Poichè mi
mancavano i coetanei e l’aspetto ludico, me li creavo da sola. Ero circondata
da molti amici che vedevo io sola, con i quali giocavo e chiacchieravo
continuamente. Probabilmente sono quelli che mi stanno accompagnando per tutta
la vita e con i quali chiacchiero ancora. Avevo momenti bellissimi con
tante visioni, era come andare al cinema tutti i giorni e vedere film
d’avventura. Infatti nei miei film c’erano molti cavalli, battaglie,
castelli ed altre visioni che appartenevano al passato. Poi d’improvviso mi
sentivo presa da un impulso fortissimo, il cuore cominciava a battermi
dolorosamente nel petto, le gambe mi tremavano, respiravo a fatica, con la mia
volontà non riuscivo a frenare questo fenomeno, che mi sembrava durasse troppo
ed ogni cosa attorno a me vibrava velocissima. Era una sensazione di sofferenza
e mi doleva lo stomaco. Sapevo però che non dovevo parlarne a nessuno,
altrimenti mi avrebbero riempita di medicine e purganti, per cui rimanevo ferma
cercando di tenere ben celato tale valanga di sensazioni. Questo stato è durato
fino a 14 o 15 anni, poi pian piano è andato scemando per poi finire.
Sentivo presenze intorno a me e, sebbene non distinguessi cosa fosse, sentivo di
non essere sola. Erano solo sensazioni e non mi spaventavano. Ho sempre
dimostrato più anni di quelli che in effetti avevo e fin da piccola sembravo più
grande della mia età. A 13 anni stavo con amiche di 18/19 anni, la cosa che
maggiormente mi stupiva era come mai loro mi cercavano e mi chiedevano consigli,
che io davo con grande disinvoltura. A scuola sapevo sempre quando sarei
stata interrogata, imparavo bene una lezione e mi concentravo per essere
interrogata solo su quell’argomento e così via. Ho cominciato a canalizzare
verso 18/20 anni. Gli scritti erano brevi e non ricordo avessero grandi
significati, ma ero spinta da grande curiosità continuavo a scrivere. Non
capivo e non sapevo nulla di quello che mi succedeva e non sapevo a chi
rivolgermi. A casa mia regnava una grande ignoranza in materia esoterica e me ne
sarei ben guardata dal parlarne. A quel tempo avevo conosciuto colui,
che poi sarebbe diventato mio marito, con il quale mi confidai e che comprese
tutto e mi spinse a proseguire e a prendere coscienza di questa mia potenzialità.
Il percorso è stato lungo. All’inizio riuscivo a captare una sola energia, in
seguito la stessa mi comunicò che in questa esistenza era stato mio padre e che
avrei dovuto prepararmi ad un cambiamento. Dal matrimonio erano nati due figli,
eravamo una famiglia felice e in piena armonia, ma non era questo il mio
percorso. Dopo nove anni anche mio marito cambiò la sua dimensione terrestre.
Era il secondo abbandono da parte dell’energia maschile, dovevo trovare il mio
equilibrio proseguendo da sola.
Subito dopo il matrimonio
andai con mio marito a visitare gli scavi di una città della Magna Grecia sulla
costa ionica, lì ebbi una sensazione fortissima di "già visto"
accompagnata dalla visualizzazione di una coppia e partecipai al dolore di una
forzata separazione. Era così forte la sofferenza, che provai un male fisico
allo stomaco. Con il tempo quando ho ripensato a quell’avvenimento, l’ ho
ritenuto una premonizione. Dopo anni un giorno cominciai a scrivere poche righe
in greco antico. Pur avendo fatto il liceo classico, non ricordavo quasi più
nulla di greco. Spinta dalla curiosità cominciai a tradurre quello che
scrivevo. I primi versi che tradussi erano:
Nel profondo
degli abissi, l’animo tuo dimora con dolore
se la corda
dell’arco spezzerai,
tornando a
casa nel profondo Universo,
la
Compassione avrai compreso.
Erano diretti a me e mi resi
conto che avevano un senso compiuto, per cui proseguii ed è venuto fuori la
storia di un essere vissuto nel 495 a.C. L’energia mi comunicò di chiamarsi
Nemea, anzi si firmava Kalà Nemea (Bella Nemea). Per un paio d’anni ho
scritto fiumi di suoi messaggi, notizie del suo tempo, impressioni e così via.
Infine ho pubblicato un libro a lei dedicato. Ci siamo aiutate a vicenda, lei ha
aiutato me a credere in quello che scrivevo e che non erano mie fantasie, io ho
aiutato lei ad uscire dal piano astrale dove era incastrata. E’ stato un lungo
lavoro per entrambe, ora sta compiendo il suo percorso nel silenzio della pace
ritrovata.
Inizialmente recepivo piccoli
messaggi dalle Guide, poi ho avuto la fortuna di incontrare i Maestri e le
comunicazioni sono state sempre più lunghe e complesse. La strada è stata
lunga, ma a pensarci ora, mi sembra che sia avvenuto tutto in un lampo. Eccomi
qua. So che ho percorso ben poco del lungo viaggio e so anche che ci vorrà
tanta Forza e tanto Amore per intravedere la Luce, ma il coraggio è l’arma
dei guerrieri, mi auguro che non mi manchi mai, come non mi è mancato fin'ora.
AnnaMaria
e.mail:
artinia@tiscali.it
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