Alla Grande Madre

8 Dicembre 2004

Ti prometto non più lacrime e sangue,
 non lotte, né rancori, né guerre
nel nostro lungo viaggio,
perché nel mio paese è paura sofferta,
tutto è nostalgia del ricordo passato
di remote memorie. 
 
l'Anima squarcia e il corpo strappa a brandelli sottili,
ma Tu  Madre, Tu Terra, generosa e feconda sei
per noi conquistatori della Tua Essenza. 
 
Scolpita nel granito e come te siamo noi
di acume dotati, di amore e di sogni
sognati nella meraviglia che non ha ieri,
né domani, solo questo presente
 d'esperienza centrale. 
 
Siamo come corsari possenti
 su navigli costruiti di sole speranze
dalla pelle rosa per la fatica,
fatta di vele rosse, nere, gialle,
più e più volte strappate dal vento fino alla radice. 
 
Navigando di isola in isola,
di risveglio in risveglio,
spinti dal suono delle trombe e di arpe di luce,
ancora troppo lontani dal sicuro porto, 
vorrei prometterti assieme a tutti noi
di usare la memoria solo come saggezza
acquisita negli spazi e nel tempo
e ti ringrazio con il cuore e con l'anima
d'averci aperto uno spiraglio
all'origine di un continente
per ritornare alla Vita. 
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Pace e serenità a tutti.
 Anna Maria