)*(Stazione Celeste)

 

 

 

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  TU SEI IL CREATORE                                                                               Q’uo attraverso Carla L. Rueckert
  Meditazione della domenica

  20 Maggio 2007

Domanda del Gruppo: Oggi la domanda per Q’uo è di G: “Sebbene io affronti ogni giorno come se cercassi il Creatore, sto cercando qualcosa che è un concetto nella mia mente, qualcosa per cui non ho alcun riferimento, qualcosa che, come essere incarnato, non ho mai visto coscientemente né ho mai veramente sperimentato. In che modo si cerca ciò che è così invisibile e completamente sconosciuto al sé conscio?

(Canalizza Carla)

Siamo quelli del principio a voi noto come Q’uo. Saluti nell’amore e nella luce dell’uno infinito Creatore, al Cui servizio veniamo a voi oggi. Ringraziamo questo circolo di ricerca per averci invitati a unirci alla loro ricerca della verità. È nostro privilegio e nostro piacere condividere i nostri umili pensieri con voi.

Come sempre, amici miei, chiediamo che ognuno di voi si assuma la piena responsabilità della scelta, fatta tra le cose che abbiamo da dire, del materiale su cui desidera riflettere. Se i nostri pensieri non vi risuonano, lasciateli indietro. Se sorveglierete le porte della vostra percezione, ci sentiremo più liberi di condividere i nostri pensieri senza essere preoccupati che possiate prenderli come quelli di un’autorità e non come quelli di entità che, come voi, percorrono il circolo di ricerca attraverso l’infinito, di ritorno alla sorgente da dove siamo venuti tutti: l’uno infinito Creatore.

Fratello mio, chiedendo come trovare il Creatore quando il Creatore non ha una parte nella discussione intellettuale, penetri attraverso la sottile vernice della civiltà e della cultura e giungi nel cuore della ricerca spirituale. Colui noto come R, prima parlava di come si pattina sul lago della vita, rimanendo sulla superficie delle cose ed evitando forse il disagio delle profondità dell’introspezione.

L’uno infinito Creatore si trova anche sulla superficie della vita, anche nella più limitata delle consapevolezze. Tuttavia conveniamo prontamente che per iniziare a penetrare gli strati di superficie dell’illusione che circondano il mistero dell’uno infinito Creatore, è bene pensare di entrare più profondamente nel mistero che si trova dentro di voi.

Quando dici che non c’è alcun referente obiettivo per l’uno infinito Creatore, comprendiamo il tuo pensiero, crediamo, perché il Creatore non è un’entità che può essere invitata a feste o indossare cappelli di carta, Egli non può suonare fischietti durante la notte di Capodanno per celebrare il passaggio del tempo.

L’infinito Creatore è l’infinito intelligente, ciò che, per definizione, non può essere pensato. Nella mente umana non c’è una concezione che possa racchiudere l’infinito e l’eternità. La mente umana è progettata per lavorare nello spazio e nel tempo, per spostarsi in modo lineare nello spazio e nel tempo, passo dopo passo, lungo il sentiero della ricerca.

Nell’essere umano incarnato di terza densità che voi siete, tuttavia, c’è molto di più di una mente. Ci sono due menti. Avete la mente con cui è nato il vostro corpo e la mente che è la coscienza. Questo è un punto chiave in cui lavorare con l’idea della ricerca del Creatore, perché si ha bisogno di entrambe le menti. Non c’è bisogno di scartare l’intelletto, ma di capire il suo posto e di capire che ognuno di voi, come ricercatore, non è l’intelletto ma l’auriga che decide dove andranno i destrieri dell’intelletto e quanto velocemente sarà intrapresa la strada.

Per il ricercatore spirituale, l’intelletto è una risorsa utile. Ha il potere di analizzare, sintetizzare e comporre nuove combinazioni e schemi. Questa capacità investigativa e analitica è molto utile nello sviluppo del proprio arsenale di discernimento ed estensione di pensiero. Con l’intelletto si può leggere quanto si vuole, fino a che non si ha familiarità con quello che un certo numero di altre persone ha detto riguardo alla ricerca spirituale.

È una fonte di ispirazione pronta e utile e non denigriamo né imbrogliamo il valore della vostra mente intellettuale. Chiediamo solo che vi rendiate conto che avete bisogno di essere al posto di guida. Spesso dovete sottomettere il vostro intelletto, poiché tende a immergersi negli angoli dei nuovi pensieri e direttamente nei fossi, alimentato da vecchie idee, vecchie memorie e vecchie presupposizioni.

L’intelletto è resistente al cambiamento. Quando si diventa ricercatori spirituali, si sceglie di accelerare il ritmo del cambiamento e della trasformazione nell’esperienza della vita. Perciò, sebbene l’intelletto possa portare il ricercatore spirituale a una situazione in cui è più consapevole di chi è e del perché è qui, generalmente non è né l’intelletto né le capacità dell’intelletto a mantenere il ricercatore in equilibrio e sulla rotta mentre le maree e le onde del cambiamento e della trasformazione investono il ricercatore che si sta aprendo come un fiore.

La coscienza è l’altra mente che avete come complesso mente/corpo/spirito, il modo in cui coloro noti come Ra hanno definito le persone residenti su questa Terra. A differenza della mente che è vostra in modo particolare e unico, la facoltà della coscienza è condivisa con tutti gli esseri. Non stiamo semplicemente dicendo che condividete la coscienza con tutti gli altri esseri umani. Stiamo dicendo che condividete la coscienza con ogni briciola contenuta nella creazione infinita dell’uno Creatore.

Questa è la seconda chiave. La natura della coscienza non è particolare riguardo a voi, anzi, poiché la vostra natura innata è parte del principio divino, il vostro cuore batte all’unisono con il battito dell’uno infinito Creatore.

Ciò che ha creato tutto ciò che c’è è una certa vibrazione di coscienza che, per mancanza di un termine migliore, abbiamo chiamato amore incondizionato o Logos. Quell’unico, grande Pensiero originale, o Logos, ha creato i cieli stellati, i vasti spazi entro ogni molecola del vostro corpo, e voi, un punto di intersezione unico che cattura due mondi, quello della coscienza di veglia, di tutti i giorni del vostro popolo, che pattina attraverso il lago della vita, e quella dell’uno infinito Creatore il cui Pensiero è un Pensiero d’amore incondizionato.

Dal punto di vista della scienza, non c’è davvero alcun referente obiettivo per l’infinito Creatore. Non c’è alcun modo per provare l’esistenza di un terreno d’essere. Certamente, gli scienziati e, allo stesso modo, i padri della chiesa dichiarano l’ovvietà dell’esistenza del Creatore. Gli scienziati si muovono da un’osservazione del modo in cui funziona la natura e scoprono, se sono aperti a una considerazione più profonda del vasto e intelligente disegno della creazione, che c’è davvero un autore di un tale meccanismo minuzioso, quale la brillante precisione e l’inimmaginabile ed estesa creatività.

Gli appartenenti alla chiesa, qualunque essa sia, tendono a sentire che non c’è bisogno di provare che il Creatore esiste, perché è ovvio che qualcosa ha fatto tutto ciò che c’è e qualcosa si trova dietro le creazioni che Egli ha prodotto. C’è qualcosa che è ripetutamente definito, attraverso innumerevoli millenni, migliaia di approcci alla religione e centinaia di approcci di base che varie religioni e sette condividono. La dottrina fondamentale, però, di chi si focalizza sulla religione come modo di imparare le vie dell’infinito Creatore è la fede.

Nella religione, è per mezzo della fede che le chiavi vengono girate nelle toppe della saggezza e le porte si spalancano per offrire realizzazioni e introspezioni. Tutte queste parole bussano soltanto alla porta della verità più profonda, e la verità è che il referente obiettivo dell’infinito Creatore siete voi.

Che cosa sapete di voi? Conoscete i vostri desideri e la loro forza. Sapete che nella vostra vita una cosa ha condotto a un’altra lungo un sentiero che non è sembrato nient’altro che diritto, eppure quando vi voltate indietro e guardate le vostre esperienze di vita, vedete che è accaduto tutto in un certo modo per arrivare a questo attuale e immacolato momento adesso.

Che cosa direste se vi chiedessimo chi siete? Qual è il vostro “Io”? Questa è la terza chiave.

Un nome antico del Creatore è l’Ebraico “Io Sono”. È variamente interpretato come “io sono ciò che sono”, “sto divenendo ciò che sono,” o semplicemente “Io Sono, Io Sono”, e perciò ognuno di voi è un “Io Sono”.

Naturalmente vi è stato insegnato a ignorare modi simili di pensare. Vi è stato insegnato chi siete in modo preciso. Vi è stato detto che chi siete dipende dalla vostra età, dal vostro sesso, dalla vostra posizione nella vita, da ciò che avete realizzato, dalle radici dell’eredità che vi ha portati in questa vita, e così via. Siete infinitamente definiti da quelli che non vi conoscono. Persino i vostri genitori – che vi conoscerebbe meglio di chiunque altro forse – tendono a non riuscire a capire il nocciolo di chi siete perché, mentre vi allevano e vi aiutano ad andare per il mondo, sono più vicini agli aspetti esteriori di chi siete.

Eppure voi esistete tutto il tempo anche in un profondo spazio “Io Sono”. E questo spazio è comune a tutte le cose. Tuttavia, nella carne che avete indossato per questa incarnazione, siete in grado di incorporare quel mistero e quel paradosso che è l’uno infinito Creatore.

Vi chiediamo di far pratica tutti i giorni, per un po’ di tempo, con un esercizio che coloro noti come Ra hanno dato a questo strumento (Carla). Vi chiediamo di guardarvi in uno specchio. Fissate i vostri occhi, senza vederne il colore e la luminosità o il volto che li circonda; fissate l’oscurità nel centro dell’occhio che fa entrare la luce nei meccanismi interni del corpo fisico. È attraverso questa apertura che la vostra anima risplende.

Forse avete conosciuto persone il cui sguardo vi ha istantaneamente resi felici e contenti, grazie alla qualità dell’amore espresso dai loro occhi. Il Creatore risplende dai vostri occhi, quando permettete a tutte le tensioni e preoccupazioni della giornata di svanire, così da svuotarvi di tutti i detriti della vita umana.

Vuotate le tasche, amici miei. Tirate fuori le preoccupazioni, non importa quanto siano convincenti e intelligenti. Adesso, dato che il vostro scopo è cercare il cuore del Creatore, lasciate che le preoccupazioni della giornata svaniscano e aprite la mente al livello in cui una cosa che è importante oggi, sarà importante anche tra diecimila anni. Questo vi porta istantaneamente alla coscienza.

Potete chiamare la coscienza la mente del cuore, perché nel corpo energetico umano, la sede della coscienza e l’intelligenza e il discernimento della coscienza è il cuore interiore. Molto può complottare per trattenervi dal sapere, sentire e vivere dentro il vostro stesso cuore sacro.

Quindi, il ricercatore può aver bisogno di ristrutturare la sua giornata in modo tale da trovare il tempo per fare i conti con il sé più profondo, che porta un’entità a vivere sulla superficie delle cose fino a raggiungere le regioni della verità, della bellezza, della virtù e di tutti i valori che erano validi diecimila anni fa, lo saranno ancora tra diecimila anni e lo sono anche in questo preciso momento.

Per fare ricerca spirituale, non dovete escludere delle cose dalla vostra vita. Anzi, siete voi che invitate ciò che non è il vostro intelletto ma ciò che è coscienza, affinché occupi il posto appropriato come altra risorsa che traina il cocchio della ricerca. Non dovete dipendere soltanto dal vostro intelletto. Né lo dovete abbandonare e dipendere soltanto dalla fede e dalla coscienza. Anzi, i due sono uniti, proprio come il vostro spirito, per la durata di questa incarnazione, è unito al vostro corpo.

Il vostro essere qui adesso ha uno scopo. Avete veramente creato la vita di cui gioite dal punto di vista della scelta delle relazioni che sono importanti per voi in questa incarnazione, scegliendo il gruppo di doni e abilità che avete portato con voi da condividere con il mondo sul livello esterno o manifesto. E avete scelto delle cecità, apparenti difetti e modi sgradevoli d’essere che vi offrono il catalizzatore, così che nella valle dell’ombra della morte che è la vostra breve vita, in questo deserto potete costruire un’autostrada diritta che conduce al Creatore.

Ogni volta che incontrate uno schema intricato che vi chiama per essere risolto, ricordate che è acqua per il mulino. Questo disagio e questa sofferenza sono preziosi, perché nella fornace ardente della sofferenza, la situazione che sembra così difficile vi scuoterà e vi aprirà in due, così che le gemme nascoste nella vostra personalità, possano essere raccolte e voi possiate improvvisamente, per la prima volta, vedere un aspetto della vostra coscienza bellissimo e simile a un gioiello che non sapevate si trovasse lì. È stato soltanto attraverso questa azione catalitica, questa scossa del sé che riuscite a vedere più chiaramente le scelte che si trovano davanti a voi.

Quando cercate l’uno infinito Creatore, vi chiediamo di ricordare che siete entrati nei distretti del mistero e del paradosso. Tutte le cose sono uno, eppure ogni singolo essere è diverso. Anche i fiocchi di neve sono diversi. Questo è il tipo di paradosso che vi fa sapere che siete sulle tracce dell’uno infinito Creatore. Non siate soddisfatti delle risposte facili e delle disposizioni senza connessione dei pensieri che entrano negli edifici del pensiero religioso, spirituale e filosofico, perché sono edifici della mente e dell’intelletto. Non vi condurranno verso l’Uno infinito. Vi renderanno soltanto molto bravi a spostare simboli nella vostra mente, così da sentire che avete avuto pensieri riguardanti il divino.

Vi chiediamo, invece, se volete conoscere l’uno infinito Creatore, di invitare quel Creatore nella vostra vita in questo momento. Chiedete e riceverete. Riuscite a sopportare la luminosità del volto dell’uno Creatore? Crediamo che ne siate capaci. E in quel volto senza volto che esiste e non esiste, in quello spazio di mistero e di paradosso troverete un terreno davvero piacevole che si apre davanti a voi, una terra in cui sentire la “Creator-ezza” dentro di voi.

Un altro suggerimento che possiamo dare al ricercatore che lavora su questa profonda domanda è di spostarsi da una presupposizione che viene scelta nonostante la sua verità ovvia. Come colui noto come G ha detto, egli agisce come se stesse cercando l’Uno infinito. Gli chiediamo di fare un altro passo. Gli chiediamo di agire come se fosse il Creatore.

Nella sua creazione Egli ha creato tutto. Tutti voi avete creato tutto ciò che c’è nella vostra creazione. Definite ogni sensazione, ogni oggetto e ogni punto di vista quando scegliete. Sperimenta, allora, fratello mio, agendo come se i tuoi pensieri avessero il potere della “creator-ezza”. Non è un grande sforzo, perché è vero. Sei il creatore del tuo universo e i tuoi pensieri hanno il potere di aderire alla vita nel modo in cui la conosci.

Perciò vi chiediamo, che cosa creerete oggi con i vostri pensieri?

Quale tipo di creazione avete generato?

Quale ambiente per lo spirito avete fornito per voi stessi?

Quando parlate, siete consapevoli che ciò che giudicate è giudicato e insufficiente e ciò che approvate è accettabile?

Vi chiediamo di spostarvi da questo punto di fine responsabilità. Alla fine di ogni giornata, quando valutate i vostri pensieri, vedete ciò che pensate di aver creato dal punto di vista di un mondo in cui vivere, muovervi ed esistere.

Avete creato un mondo affettuoso, compassionevole e dolce in cui la vostra anima possa fiorire? O avete attratto la ruggine dell’intolleranza, del pregiudizio e l’accettazione dell’ingiustizia e della mancanza d’amore?

In questa giornata, vi siete sentiti in guerra dentro di voi o con un’altra persona?

Quali sono i vostri pensieri oggi? Voi siete il creatore e ciò che create dentro di voi viene proiettato nel mondo.

Nel modo in cui noi capiamo il Creatore, fratello mio, non c’è alcuna entità o immagine che sia l’oggetto della tua ricerca. Anzi, poiché tutte le cose sono vibrazione e costantemente in movimento, voi cercate la totalità della vibrazione e del movimento.

E quando vi abituate all’accettazione dell’illusione di ciò che è solido e della realtà di ciò che vibra e si muove infinitamente come fa la luce, diventerete veramente consapevoli, per la prima volta, della natura unificata e integrata di tutto ciò che c’è.

E potrete finalmente vedere che l’oggetto della vostra ricerca si trova dentro di voi in profondità; in profondità non solo in qualche parte del vostro corpo, della vostra mente o del vostro spirito, ma profondamente in ogni cellula del vostro corpo, in ogni cellula e briciola di mente e dentro ogni granello di quella spola che è la coscienza in movimento, lo spirito del Creatore vivente.

La vita del Creatore è la vita vostra e di tutti quelli che si trovano intorno a voi: tutti creatori, tutti specchi del sacro in voi, che potete vedere il Creatore in tutti, in ogni cespuglio e albero, in tutti gli elementi, in tutta la natura e, soprattutto, dentro di voi.

Siamo quelli di Q’uo e chiediamo c’è un seguito a questa domanda?

Jim: No.

Siamo quelli di Q’uo e chiediamo allora se c’è un’altra domanda adesso.

R: Io ho una domanda, Q’uo. Potete esprimere un’opinione sulla somiglianza tra una religione che nella nostra cultura si chiama Scientology Cristiana e i concetti che si trovano nella Legge dell’Uno, perché uno dei lettori ha chiesto se ci sono somiglianze e se Scientology attinge agli stessi principi che Ra ha descritto parlando dell’Uno.

Siamo quelli di Q’uo e siamo consapevoli della tua domanda, fratello mio. Paragoniamo tre modi di pensare: il modo di pensare della Confederazione, il modo di pensare della Scienza Cristiana e il modo di pensare di Scientology.

La struttura di quella che è chiamata Scienza Cristiana o la Chiesa del Cristo Scientista ha una connessione molto armoniosa con la Legge dell’Uno, in quanto vede chiaramente che tutte le cose sono illusorie tranne la fede, la volontà e l’unità di tutto ciò che è.

Certamente, c’è molto bagaglio che si accompagna a ogni religione mondiale, diciamo, tuttavia ci sono aspetti del modo di pensare che sono profondamente uniti con il concetto di base della Legge dell’Uno, che è l’unità di tutte le cose e la trasparenza di tutte le cose verso la volontà di ogni individuo che sostiene il principio divino nella sua coscienza.

Il sistema di Scientology non ha i principi di base in comune con la Legge dell’Uno, ma, piuttosto, vari modi di affrontare il mondo intorno, soprattutto nel tentativo di elevarsi dalla pesante energia delle situazioni e dei pensieri non perdonati del passato durante il periodo incarnativo. Vale a dire, Scientology e la filosofia della Confederazione allo stesso modo suggeriscono che è possibile rilasciare dolore e alleviare la sofferenza scavando attraverso la personalità umana fino a quando i frammenti di dolore che hanno creato gli schemi di sofferenza nell’incarnazione siano stati dissotterrati.

Quando quei frammenti sono visti alla luce del giorno – e con questo vogliamo dire la luce dell’introspezione, del perdono e della comprensione – si può vedere che la sofferenza non è necessaria, che è una bolla e bisogna soltanto farla scoppiare, rilasciarla e dimenticarla.

Questo tipo di chiarezza è utile per il ricercatore spirituale ed è questa tendenza di base e vettore di pensiero che è più conforme alla filosofia della Legge dell’Uno.

Possiamo rispondere alla tua domanda ulteriormente, fratello mio? Siamo quelli di Q’uo.

R: Farò delle deduzioni, perché non ho familiarità con Scientology, ma avete detto che nella Legge dell’Uno i principi di base non sono gli stessi di Scientology. Quei principi di base sono il principio del libero arbitrio, dell’infinito intelligente e dell’amore/luce?

Siamo quelli di Q’uo, e, fratello mio, aggiungiamo a questi la qualità dell’unità e diciamo che è assolutamente corretto.

C’è un’altra domanda? Siamo quelli di Q’uo

R: No, non su questo argomento. E grazie per averne parlato, Q’uo.

Siamo quelli di Q’uo e ringraziamo te, fratello mio. C’è un’altra domanda adesso?

Jim: Io ho una domanda di T: “Q’uo, potete confermare la precisione delle seguenti conclusioni: Nel periodo che va dal 6000 al 4500 A.C. circa, è esistita una popolazione agraria che ha vissuto in città non cinte da mura di considerevoli dimensioni, aveva una divinità femminile, si focalizzava sull’agricoltura, non aveva armi per fare la guerra ed era matriarcale grazie alla capacità delle donne di dare la vita?

Siamo quelli di Q’uo e, fratello mio, siamo d’accordo, non sulla data, ma sul fatto che ci sono state molte culture agrarie che hanno prosperato per un po’ di tempo, a partire da ciò che la vostra gente chiama Lemuria e si sono spostate in Europa, così come in Sud America e Africa. Le più recenti di quelle culture hanno residui di pensiero che sono ancora attivi nella vostra cultura ed è la società degli esseri Celtici che in natura erano matriarcali e che vedevano il principio della divinità come femminile.

Dalle parti delle Isole Britanniche, soprattutto in Irlanda, sulle porte delle vecchie chiese troverete il simbolo dello Yoni [1] o vagina e le gambe aperte, che combinano l’energia della Cristianità con l’energia delle celebrazioni, apparentemente pagane, della fertilità.

E notiamo che è questo principio femminile che così spesso manca ed è così desiderato nella vostra cultura in questo momento. Anziché abbracciare il potere del principio femminile che può nutrire e creare la vita nel suo utero e generarla con affetto e gioia, i proponenti delle religioni del “Dio unico” e del “popolo eletto” – che includono la Cristianità, la religione Ebraica e l’Islam, tra le altre – hanno avuto la tendenza a umiliare e a denigrare le donne, negando loro non solo la loro spiritualità, ma il loro valore come esseri umani. Le hanno relegate a cittadini di seconda classe. Possiamo notare che, secondo la nostra umile opinione, c’è una tremenda quantità di paura dietro quell’impulso di sopprimere e controllare il principio femminile.

Deve davvero accadere l’inverso, affinché il vostro mondo riesca a uscire dagli infiniti cicli di guerra e aggressione che la forza sfrenata dell’energia maschile ha creato sulla vostra Terra.

C’è un’altra domanda, adesso? Siamo quelli di Q’uo

(Pausa)

Siamo quelli di Q’uo e vediamo che in questa sessione di lavoro abbiamo esaurito le domande. Vi ringraziamo per aver riservato del tempo e dello spazio nelle vostre vite incredibilmente impegnate per cercare la verità.

E vi ringraziamo per averci chiesto di essere parte di questa ricerca. Certamente, ogni volta che ci uniamo al vostro circolo ci insegnate qualcosa. Vi ringraziamo per ciò che ci avete insegnato e speriamo umilmente di avervi potuto offrire dei pensieri che possano dimostrarsi fertili nel vostro processo di ricerca della verità che è sempre e per sempre la stessa.

Tutto è uno. Voi siete tutto ciò che c’è, incluso l’uno infinito Creatore. Potete piegare le vostre tende, potete piegare la vostra vita, ma non potete piegare il potere e la pace che portate nella vostra coscienza e nella vostra vita.

Potete estendere la vostra vita verso i cieli e verso l’inferno, tuttavia non potete cingere il potere e la pace dell’uno Creatore che si trova dentro di voi.

Vi auguriamo buon viaggio. Il viaggio verso il centro è un viaggio di grande bellezza e in quel viaggio non siete mai soli, perché noi, ed entità come noi, aspettiamo di essere chiamati per unirci a voi e offrire il nostro affetto e il nostro supporto. Chiamate, e noi saremo lì; non con le parole, ma con il nostro amore e con le informazioni che vanno troppo in profondità per le parole.

Siamo quelli del principio a voi noto come Q’uo. Vi lasciamo nell’amore, nella luce, nella pace e nel potere dell’uno infinito Creatore. Adonai. Adonai.


Note:

[1] Yoni è la parola Sanscrita per gli organi riproduttivi femminili, mentre Lingam è la parola Sanscrita per gli organi riproduttivi maschili.

 

  Copyright © 2007 L/L Research                                                                                        Traduzione di Susanna Angela per Stazione Celeste

Trascrizione originale in inglese: http://www.llresearch.org/transcripts/issues/2007/2007_0520.aspx

 

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