)* (Stazione Celeste)
Multidimensions
Conscio
Accettare la Chiamata
Un’Esperienza Personale
Del Levarsi della Kundalini
IL SESTO CHAKRA 1992-1994
La Kundalini era nel mio quinto chakra da tanto tempo quando il bisbiglio “è Tempo di cambiare,” divenne un grido. “Preparati per un viaggio movimentato,” disse la voce interiore. I due anni successivi sarebbe stati ricchi di cambiamenti.
VITA SPIRITUALE
Per tutta la vita ho avuto un’intensa immaginazione di altre vite, le mie altre vite. Da quando la Kundalini si era risvegliata la prima volta, le altre vite mi si presentavano a fiotti. Sognavo e al mio risveglio una voce interiore diceva “Questo è un sogno di un’altra vita.” Ma nulla fu un’esperienza più estrema delle mie altre vite di quando la Kundalini entrò nel mio sesto chakra.
Uso il termine “altre vite”, evitando il termine vite passate, perché tutte le vite in realtà sono simultanee e avvengono in diversi quadranti spazio/temporali. Con l’apertura del sesto chakra, ero in grado di viaggiare fisicamente nella quarta dimensione. Dalla quarta dimensione, ero fuori dello spazio/tempo com’è conosciuto nella terza dimensione e potevo vedere facilmente ogni altra vita tridimensionale che desideravo.
Tuttavia, non desideravo visitarle. Arrivavano da me così violentemente che DOVEVO trascriverle. Queste altre parti del mio SÉ mi chiamavano affinché ascoltassi le loro storie. Mentre scrivevo di ogni vita, la vivevo simultaneamente nella vita presente. Sperimentavo la mia prima consapevolezza multidimensionale. Ci sono sempre state altre vite sul limitare della mia coscienza, ma ora arrivavano in piena forza. Purtroppo, erano tutte tristi, con morti infelici piene di dolore e disillusione.
Molti anni prima avevo ricevuto un messaggio interiore che aveva detto, “Una volta che hai guarito abbastanza il tuo dolore in questa vita, le tue altre vite si faranno avanti per la stessa guarigione.” Beh, si stavano proprio precipitando. Molte volte, trovavo molto difficile vivere due vite nello stesso momento. La buona parte era, mentre scrivevo di queste vite, che trovavo una soluzione per i conflitti, conforto per il dolore e amore per la paura. Queste vite furono raccolte nei libri uno e due di “Visioni da Venere”.
Una delle mie esperienze più potente e sconvolgente fu quando ri-sperimentai la mia prima vita in un corpo tridimensionale durante la caduta di Atlantide. Sentivo, in ogni fibra del mio essere, il laceramento della mia essenza quando soltanto la mia polarità femminile fu in grado di entrare nel corpo. Sperimentai nuovamente la profonda tristezza e abbandono quando la mia altra metà, il mio Complemento Divino, mi lasciò. Quando scrissi attraverso le emozioni di quella vita, rilasciai un profondo dolore dal mio cuore che mi aveva inseguita per tutta la vita. alcuni giorni dopo aver completato la scrittura della mia vita durante la distruzione totale di Atlantide, un forte terremoto colpì Los Angeles, la mia città natale.
Quando all’inizio scrissi “Visioni da Venere”, fu da una prospettiva di quarta dimensione. Più avanti, quando la Kundalini era risalita fino al chakra della corona e il terzo occhio si era aperto, riscrissi il libro dalla prospettiva della quinta dimensione. L’intero processo coprì molti anni. Scoprii, man mano che guarivo ogni “vita passata”, che anche una parte della mia vita presente guariva. Alla fine, riuscii ad accedere a vite in cui riuscivo a riunirmi al mio Complemento Divino e alla mia morte entrare nella quinta dimensione come essere unificato.
Una volta ancora ero rimasta delusa da un maestro spirituale. Ma anche, e più importante, la mia guida interiore mi disse che il mio scrivere e meditare mi aveva portato alla soglia del Piano Animico – la quinta dimensione. Una volta là, non avrei avuto più maestri fisici. La mia istruzione sarebbe arrivata da Esseri di dimensione superiore e dai miei Sé interiori e di dimensione superiore.
VITA PROFESSIONALE E VITA PERSONALE
La mia vita professionale e personale qui vengono presentate insieme perché il mio corpo (vita personale) esigeva dei cambiamenti nella vita professionale e io dovetti ascoltare.
Quando mio figlio partì per il college, scoprii di avere molta più energia da impiegare nella mia vita professionale. Dopo aver combattuto la sindrome del nido vuoto: “I miei bambini se ne sono andati!” fino a “Sono libera!”, mi misi a far più spazio mentale per dei nuovi clienti di psicoterapia. Lavoravo e, presto, ebbi più clienti che mai. Tuttavia, simultaneamente, mantenevo il mio lavoro di audiologa. Lavoravo troppo, di nuovo! Nel frattempo, vivevo due vite simultaneamente e affrontavo la menopausa.
Questa volta dovetti lasciare che il corpo si incaricasse della mia carriera, anziché il contrario. Signore, se qualcuno vi dice che la menopausa è una passeggiata, allora è un uomo! Ero perennemente in sindrome premestruale; dieci vampate bollenti all’ora (intensificate da: faccia rossa, sudorazione e un nuovo tipo di odore corporeo) e mi svegliavo cinque volte a notte. Cioè, se riuscivo a dormire.
Bene, ero un ex-hippie e un’attenta seguace new-age. Avrei intrapreso il percorso naturale. Prenotai dei massaggi una volta alla settimana, avevo un personal trainer, andai da un medico omeopata, da un medico di medicina orientale e da un chiropratico. NON FUNZIONAVA NIENTE. La ghiandola pituitaria nel mio sesto chakra era attiva e la mia biochimica SPENTA. Erano le settimane da 50-60 ore e la mancanza di sonno che infine mi uccisero. Mi arresi alla medicina occidentale e iniziai ad assumere gli ormoni. Ero comunque sempre stanca.
Infine, mi slogai una caviglia e misi fuori uso la schiena. Il carico era troppo pesante per me, per poter andare avanti?? Dovevo fare il salto. Non potevo più avere due lavori (mentre vivevo anche due vite alla volta). Dovevo lasciare uno dei lavori. Non avevo dubbi su quale scegliere, il counseling. Ma mi dava denaro a sufficienza? Avevo un sacco di debiti. Il mio corpo diceva, “Salta. Sei rimasta seduta sullo steccato troppo a lungo. Mi stai consumando.”
INIZIAZIONE FINALE
L’atto di aver abbastanza fiducia nel mio sé, nella mia guida interiore e nella mia stessa visione del mio destino era la mia iniziazione. Il sesto chakra vedeva il disegno più grande e io dovevo crederci. Dovevo aver fiducia che avrei amato il mio lavoro e sarei riuscita a sopravvivere finanziariamente. Questo voleva dire che dovevo credere di meritare di far soldi con qualcosa che trovavo creativo e interessante.
Quando lasciai il lavoro di audiologa, avevo molto tempo libero. Per qualche anno avevo avuto più soldi che tempo, perciò andai in molti posti del mondo esterno. Ora non avevo denaro extra da spendere per viaggiare, ma il viaggio interiore era gratis. Entrai dentro di me. Le meditazioni mi avevano portato attraverso la quarta dimensione e bussavo alla porta della quinta. Quando arrivai per la prima volta, incontrai l’“Accoglitore” che lavorava con me. Era un guardiano della soglia il cui servizio era assistere i nuovi arrivati.
Nella quinta dimensione all’inizio fui cieca e sorda. Le mie percezioni non erano ancora calibrate a quella vibrazione. Avevo allenato le mie percezioni interiori a percepire la quarta dimensione, ma non mi ero ancora adattata alle frequenze più elevate della quinta. Inoltre, le sensazioni della quarta dimensione erano molto brillanti e forti e talvolta sembravano quasi fisiche. Tuttavia, le sensazioni della quinta dimensione sono sottili e ingannevoli.
A parte l’Accoglitore, l’unica cosa che riuscivo a percepire per un po’ (un po’ non significa niente perché nella quinta dimensione non c’è nessun tempo) era l’erba verde. Alla fine, riuscivo a vedere un vortice turbinante di giallo e rosso, soltanto con una sfumatura diversa nei colori. L’Accoglitore disse che questa era la vera quinta dimensione. Tuttavia, mi ci volle un lungo “tempo tridimensionale” per arrivare là.
A tempo debito, l’Accoglitore mi disse che ero pronta per andare in una “città” di quinta dimensione che si trovava nella zona della soglia. Questa esperienza fu quasi troppo per me. Tanto per cominciare, una volta nella città, ebbi un’esperienza d’unità e di completa uguaglianza al di là di qualunque altra cosa avessi mai sentito. Mentre viaggiavo nell’onda di coscienza di quinta dimensione, sentivo un’accettazione completa, incondizionata e l’amore incondizionato. La sensazione era così beata da far quasi male.
Inoltre, non vi era nessun sistema gerarchico. Non c’era nessuno meglio o peggio. Ricordo di aver sentito che nella mia mente qualcosa veniva rimosso quando mi resi conto che, dopo quell’esperienza, non avrei avuto nessun altro insegnante spirituale fisico. Ora avrei dovuto cercare le risposte dentro il mio SÉ.
Quando raggiunsi la “città”, ebbi dei problemi. Nella quinta dimensione, ogni pensiero ed emozione viene espresso in modo istantaneo. Beh, tutte queste nuove sensazioni mi spaventavano un po’ e con la mia paura creai un mostro enorme. La mia paura aveva creato qualcosa che mi rendeva ancor più paurosa. (A proposito, il mostro assomigliava proprio a quello che da bambina ero solita vedere nei miei incubi.) Comunque, l’altra gente nella “città” comprese che ero una nuova arrivata e, proprio come accettavano incondizionatamente me, accettavano incondizionatamente il mio “mostro”.
Tuttavia, l’aver ricreato il mostro della mia infanzia mi disse che avevo bisogno di più istruzioni. Dissi all’Accoglitore che volevo studiare con una donna poiché, sulla terra, ero una donna e volevo sperimentare il potere femminile di quinta dimensione. Egli, cortesemente mi portò dalla mia nuova maestra interiore. Questa donna era a capo di un piccolo gruppo di nuovi arrivati come me. In questo gruppo dovevo imparare una lezione potente.
La maestra ci stava insegnando che la quinta dimensione era al di là del tempo e dello spazio. Il gruppo era in cerchio e fummo istruiti a fonderci con la persona accanto a noi. Per un “momento” un uomo e io ci trovavamo esattamente nello stesso tempo e spazio, pur mantenendo completamente la nostra individualità.
Ritornai dalla meditazione e mi resi conto di essere in ritardo per un appuntamento tridimensionale. Corsi fuori dalla porta e giù per le scale che portavano al garage. Uscii lentamente come sempre, grazie al cielo, ma sul marciapiede stava passando un ciclista che andò a sbattere con la bicicletta contro la mia macchina e rotolò sul cofano. Ero terrorizzata. Come potevo aver avuto un’esperienza spirituale simile e poi uccidere qualcuno?
Mi precipitai dall’uomo, che non era morto, e lo portai in casa per aiutarlo. In quel momento, i nostri occhi si incontrarono e mi accorsi che era lui – l’uomo nella mia meditazione. Ci eravamo trovati nello stesso posto nello stesso momento nella terza dimensione proprio come nella quinta.
Non raccontai all’uomo della mia esperienza. Sembrava troppo strana e avevo paura del suo giudizio. Di fatto, sembra strana anche adesso. Ve lo dico, lettori, perché anche voi potreste aver avuto, o avrete, questo genere di inspiegabili esperienze dalla vostra coscienza multidimensionale.
Vidi l’uomo soltanto un’altra volta. Ritornò e sembrava aspettare accanto al mio garage. Stava bene, ma gli era costato 1000 $ dal chiropratico. E a me era costato esattamente 1000 $ sistemare l’auto.
La mia lezione d’iniziazione fu rilasciare tutti i giudizi su chi è, o non lo è, “spirituale”, quest’uomo non sembrava affatto illuminato. La sua bicicletta era vecchia e sembrava povero e fuori luogo. Ma spiritualmente si trovava nel mio stesso posto. Proprio come non si può giudicare un libro dalla copertina, non possiamo giudicare una persona multidimensionale dalla sua vita tridimensionale. Avevo appreso una lezione in umiltà mentre SALIVO SUL SESTO GRADINO VERSO L’ANIMA.
Continua: "Immaginazione"
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Originale in inglese: http://www.multidimensions.com/Conscious/con_thoughts_accept.html
Tradotto da Susanna Angela per Stazione Celeste