)* (Stazione Celeste)

 

 

Multidimensions

 

Conscio

 

 

 

La Domanda

 

“Salve”

Udii dire ad una voce da qualche parte dentro di me… O la voce era esterna? Mi guardai intorno alla piccola stanza in cui mi trovavo. Sì, laggiù, lontano, a destra, c’era un’ombra, un movimento leggero, un disturbo nell’aria.

“Di nuovo salve.”

Udii la voce riecheggiare sia dentro che fuori di me. Sì, adesso capivo. Era un essere di quinta dimensione che andava avanti e indietro dal mio mondo tridimensionale. Veramente l’essere si manteneva stabile. Era la mia percezione ad essere oscillante, la mia percezione e la mia coscienza.

Accadeva sempre di più adesso. All’improvviso avrei udito, visto o sentito qualche cosa, o qualcuno, che non era parte della mia realtà tridimensionale. Questi non erano membri del mondo quadridimensionale. Come facevo a conoscere la differenza? La differenza era che queste percezioni erano completamente prive di TUTTA la paura.

“Adesso ci puoi percepire, perché ti stai liberando dalla paura,” disse la voce lontana alla mia destra.

Non risposi alla voce o misi in dubbio la sua affermazione. Invece, cominciai a considerare una realtà libera da TUTTA la paura. Come sarebbe stata? Come sarebbe apparsa? Come avrebbe potuto essere possibile?

“Noi abbiamo ricordato come integrare nuovamente la paura nella luce,” disse la voce che ora stava assumendo una forma. Veramente, ero io che stavo cambiando, anziché la voce. Avevo anche imparato che quando concentravo la mia attenzione sulle oscillanti percezioni di quinta dimensione, queste diventavano più chiare. Poi sarebbe stato il mio mondo tridimensionale a cominciare ad ondeggiare dentro e fuori.

“Sì, ti stai ricalibrando,” disse la voce rispondendo ai miei pensieri. Lo facevano sempre, quelli della quinta dimensione. Rispondevano ai miei pensieri, anche quando erano diversi dalle mie parole. Non potevo ingannarli, o dire ciò che volevano sentire, come potevo fare nel mondo fisico.

Gli esseri di quinta dimensione potevano guardare nella mia Anima. Potevano udire ciò che non era ancora stato pensato o sentito.

“La tua Anima è qui con noi. La vedi?” disse la voce.

All’improvviso, il bagliore scomparve e anche l’oscillante stanza colma di luce. Mi trovavo di nuovo in un mondo con rigidi confini e spigoli taglienti. Cercai di sentire la voce, ma se n’era andata.

No, non era la voce ad essersene andata. Io me n’ero andata, andata da quella realtà. Me ne andai perché cominciai ad avere paura e la paura portò le mie percezioni fuori calibratura. Lo sapevo, perché era accaduto in precedenza. Di fatto, era accaduto OGNI volta che la voce mi aveva chiesto se riuscivo a vedere la mia Anima. Perché? Perché la prospettiva di vedere la mia Anima mi spaventava?

Chiusi gli occhi e feci respiri lunghi e lenti. Permisi a me stessa di calmarmi e di elevare la coscienza, così da poter percepire di nuovo la quinta dimensione. Gradualmente, sentii la stanza intorno a me cominciare a risplendere. Potevo sentire la luce sul mio corpo e vederla attraverso gli occhi chiusi. Sentivo anche il mondo fisico, ma rimaneva sullo sfondo.

“Perché la prospettiva di vedere la mia Anima mi spaventa così tanto?” Domandai alla voce. Trattenni la domanda nella mente e la diressi verso il posto alla mia destra dove avevo visto il tremolio per la prima volta.

Nessuna risposta.

Avvertii un impeto di paura, paura dell’abbandono e quasi persi la mia focalizzazione. Tuttavia, riuscii a riprendermi e ad espirare la paura. Ci volle un po’, mentre elevavo di nuovo la mia coscienza. Affermai di essere paziente e di mantenere alta la vibrazione. Non c’è tempo qui, ricordai a me stessa. Quindi non c’è fretta. Aspetterò la risposta – pazientemente.

Progressivamente, il tremolio alla mia destra divenne una luce. Gradualmente, la luce divenne sempre più luminosa finché fu così brillante che dovetti rifocalizzare la mia coscienza per continuare a vederla. La luce si espanse e riempi la stanza – mi colmò. Poi avvertii la mia coscienza mentre saliva di un’0ttava o due e il mio mondo fisico scompariva, sebbene io sapessi che era ancora lì.

Dentro il nucleo della luce, una forma cominciò a materializzarsi in una forma – no – in parecchie forme – no – in molte forme. Era come guardare in una casa degli specchi, dove una forma riecheggiava se stessa ripetutamente.

Cominciai a sentirmi emozionata, ma sapevo di dovermi calmare o avrei abbassato la mia vibrazione. Affermai nuovamente che volevo sapere perché mi spaventava la prospettiva di vedere la mia Anima. Il primo di due esseri si avvicinò a me, poi anche tutti gli altri si spostarono in avanti. Raccolsi il mio coraggio e mi avviai verso di loro.

“Voglio sapere la risposta!” dissi ai molti

“Ci meriti?” risposero.

Sentii di nuovo la paura aumentare. I molti davanti a me cominciarono ad offuscarsi e la luce brillante cominciò ad affievolirsi.

“No,” gridai. “Non perderò la mia concentrazione.”

Mi lanciai verso gli esseri di fronte a me.

“LA MERITO DAVVERO!!” gridai dal mio cuore. “Vi merito davvero – tutti voi – NON ho paura.”

L’Essere davanti a me si era affievolito troppo perché potessi vedere il suo volto, ma riuscivo a percepire il suo sorriso e a sentire il tocco della mano. Poi, udii l’eco dei molti, mentre sorridevano e mi prendevano la mano.

“La merito

La merito

La merito.”

 

Cantai per tutta la strada di ritorno al mio mondo fisico e alla mia coscienza fisica.

Poi se n’erano andati tutti, andati almeno dalla mia percezione tridimensionale. Sapevo, però, che erano dentro. Sapevo che ogni volta che riuscivo ad elevare la mia focalizzazione, sarebbero stati lì.“Io” sarei stata là, realmente.

”Realmente,” dissero le voci brillando alla mia destra,

“Sei qui, adesso – dentro di noi.”

 

 

Continua: "Saluti da ACEA"

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Originale in inglese: http://www.multidimensions.com/Conscious/con_spiritual_question.html

 

Tradotto da Susanna Angela per Stazione Celeste

 

www.stazioneceleste.it