)* (Stazione Celeste)
Multidimensions
Inconscio
Il Terzo Gradino
ESTRATTI DA:
SETTE GRADINI VERSO L'ANIMA
Una volta ottenuta la capacità di sperimentare le emozioni, di non reprimerle, o rimanerne intrappolati, scopriamo che spesso i nostri pensieri ci spingono nuovamente nella negatività. Dobbiamo poi permettere a noi stessi di ascoltare di nuovo, ascoltare il nostro Sé.
Quando eravamo intrappolati dentro, o reprimevano, le nostre emozioni era impossibile udire i pensieri. Ma, quando il corpo emozionale si è calmato i pensieri sono giunti alla nostra attenzione.
Possiamo scegliere i nostri pensieri o sono il carceriere che ci butta davanti la razione quotidiana senza chiedere la nostra opinione? Soltanto quando possiamo ascoltare la piccola e calma voce interiore, possiamo discriminare fare i pensieri che sono nostri e i pensieri che abbiamo imparato, o assunto, dagli altri.
Pensieri
Imparare a pensare da dentro
Vide il terzo gradino davanti a lei. Riconobbe quella scala istantaneamente. Era lunga e ripida ed andava dal parcheggio fino al campus del suo college. Qui è dove lei aveva iniziato ad impadronirsi della sua mente. Le sue emozioni erano forti anche qui e la sua bambina interiore non riusciva a credere che lei fosse “intelligente abbastanza”. Tuttavia, la voce tranquilla dentro di lei, le diceva che avrebbe avuto successo. Scelse di ascoltare quella voce interiore attraverso le delusioni e le sfide e ritornò più volte a salire su quella scala.
Perché, in cima alle scale, l’aspettava la fiducia.
IL TERZO CHAKRA E I PENSIERI
Il terzo chakra rappresenta i nostri pensieri e i pensieri degli altri che “raccogliamo” con il Corpo Astrale. Questi pensieri sono intrecciati con le emozioni nostre e degli altri. Se le emozioni sono negative, allora i pensieri di solito sono ossessivi e sovrabbondanti. Cerchiamo un modo per “uscire” dalla paura, però finiamo con l’avere pensieri spaventosi. Abbiamo bisogno, invece, di ascoltare i nostri pensieri, perché come possiamo risanare qualcosa che stiamo cercando di evitare?
ASCOLTARE I PENSIERI
Quando al principio cominciamo ad ascoltare i nostri pensieri, possiamo essere sorpresi da quanto siano negativi. Non dobbiamo giudicare questi pensieri, perché il giudizio li costringerà ad andare ancora più in profondità. Dobbiamo, invece, tentare di ascoltare “attraverso” i pensieri per trovare il “pensatore”.
Il Circo
Mentre ascoltava nella sua mente
si rese conto che
una folla di idee
stava cercando di confonderla.
Preoccupazioni, conti,
promesse e sogni
riecheggiavano costantemente
nei recessi interiori
del suo cervello.
Come poteva calmare
quella moltitudine di idee?
Come poteva centrare
se stessa in mezzo
ad un uragano mentale?
Da dove era venuta
quella tempesta?
Non si era mai ascoltata
prima o questo “rumore”
era nuovo?
No, sospettava
fosse stato sempre lì,
ma lei era stata troppo occupata
ad ascoltare il rumore senza
udire il rumore interiore.
Beh, ora riusciva a sentirlo.
Ora, sapeva che era lì.
Ma come avrebbe potuto avere la meglio?
Sapeva di non poter
controllare le voci esteriori,
ma doveva imparare a calmare
il brusio che aveva dentro.
Doveva ascoltare
le molte grida che udiva dentro,
o le doveva ignorare
come una madre ignora
le ripetute domande
di un bambino viziato?
E lei dov’era?
Da qualche parte dentro
quel circo interiore
doveva esserci il suo Sé.
Da qualche parte fra
i clown e gli elefanti
doveva esserci il direttore.
Ma dove?
UDIRE IL SÉ
Quando troviamo il “sé” impaurito e solo, diventiamo più forti. Perché se ascoltiamo il nostro sé, allora noi CHI siamo?
Il Mare
Cammino lungo la riva
Apparentemente da sola.
Eppure, sento
una presenza con me
che vorrei
poter sentire in città.
La presenza è l’oceano,
o, forse, è
solo l’acqua.
C’è qualcosa
vivo là,
che vibra e si muove
con una libertà
che vorrei fosse mia.
Se solo i miei pensieri potessero muoversi
in modo melodioso quanto il mare.
Se solo potessero
rotolare e infrangersi
con calma e leggiadria.
Un pensiero che
con grazia si sposta
così che possa
subentrare il successivo.
Ogni pensiero raggiunge il suo massimo
e lentamente, regolarmente
si avvicina alla sua fine
sulla sabbia della mia mente.
Sì, spesso i miei pensieri
sono burrascosi
e spesso sono grigi.
E, sì, le tempeste chiariscono –
alla fine.
Poi il calmo rollio ritorna,
per un po’.
Ma ora,
mentre cammino vicino all’oceano,
sento una presenza,
una sensazione viva,
una calma sveglia.
Posso portare questa sensazione con me?
CHIARIRE LA MENTE
Dopo esserci assunti la responsabilità dell’ascolto dei nostri pensieri, possiamo cominciare a sceglierli. Possiamo scegliere di avere un pensiero calmo e positivo o possiamo scegliere pensieri ossessivi e spaventosi. Con la pratica, possiamo imparare a non pensare a nulla. Poi possiamo veramente ascoltare – ascoltare l’“Occhio dell’Infinito”.
Protezione
Lontana dai fardelli e
dalle responsabilità della vita quotidiana
puoi trovare il tempo
per guardare profondamente dentro
l’Occhio dell’Infinito.
Ci è voluto molto tempo per rendersi conto
che la promessa
e la serenità di tutta la vita
può essere il fondamento di
ogni singola azione.
Sii tranquilla, prima dentro di te,
e poi imparerai
ad essere tranquilla nel mondo.
Se non sei tranquilla
non puoi ascoltare.
E se non puoi ascoltare
non sentirai.
Perciò ascolta ora.
Ascolta la piccola voce
che incoraggia e
dirige ogni tuo
pensiero, sensazione e movimento.
Permetti a questa voce interiore
di proteggerti da dentro
così che la tua corazza di
paura e di diffidenza
possa essere rilasciata.
Il guscio cade dalla noce
così che il dolce frutto
dentro possa essere
rivelato ed assaporato.
Il guscio era necessario,
mentre il seme maturava.
Ma, se il guscio non si rompe
nel momento giusto,
la sua protezione impedirà
il rilascio del seme.
Il seme ha davvero paura
di affrontare il mondo
senza il suo rivestimento
di protezione.
Tuttavia, se riesce a ricordare
che non è solo un seme,
ma un albero neonato,
il suo coraggio può essere rinnovato.
E che tipo di albero sei tu
e quanti frutti
porterai?
Permetti al guscio di cadere.
Quando lo farai,
sappi che anche allora
non sarai altro che un accenno
del tuo Sé futuro.
Quindi, non essere attaccata
al guscio, al seme,
o persino all’albero
che crescerà dal seme.
Il processo dell’evoluzione
è infinito ed ogni
fase di sviluppo è
una vittoria, una morte ed
un nuovo inizio.
ESSERE IL SÉ
Solo quando abbiamo imparato a sentire il nostro Sé possiamo cogliere la sua saggezza e direzione. Quando usiamo la nostra forza creativa per agire in quella direzione, possiamo radicare la saggezza del nostro Sé nella nostra vita terrena. È in questo modo che possiamo imparare ad ESSERE il nostro SÉ nel mondo di tutti i giorni
Completamento
Guarda, mia cara,
il momento del completamento è giunto.
Sii serena,
perché SONO con te.
Sii riconoscente,
perché SONO amorevole.
Sii cosciente,
perché SONO sveglia.
Il fuoco nella piccola buca
sembrava essere spento,
Tuttavia, sotto i detriti del vecchio,
si nascondevano i freschi inizi del nuovo.
Solo pochi pezzi di legna fresca
e una lieve brezza
erano necessari per accenderlo.
Piangere la morte del vecchio
è negare la nascita al nuovo.
Anziché piangere – rallegrati.
Perchè il nuovo è sconosciuto,
e non ancora manifesto.
Quindi è libero.
Perché solo in quello
che non è ancora cominciato,
c’è la libertà infinita
di ciò che sarà.
Continua: "Un Viaggio Multidimensionale"
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Originale in inglese: http://www.multidimensions.com/Unconscious/uncon_spiritual_3step.html
Tradotto da Susanna Angela per Stazione Celeste