)* (Stazione Celeste)
Multidimensions
Superconscio
Espansione di Coscienza
La mente cosciente è un “grande integratore”. Ha la capacità innata di assimilare messaggi ricevuti dalle realtà inconsce e superconsce, mentre è simultaneamente consapevole della realtà fisica di tutti i giorni. Questo compito è possibile solo perché la coscienza si espande come il raggio di un flash. In altre parole, quando espandiamo la coscienza nelle dimensioni superiori, nello stesso momento la espandiamo nelle dimensioni inferiori e viceversa. Quindi, non “eleviamo” la coscienza, la espandiamo. Questa espansione ci dà una percezione più chiara e più ampia degli stimoli provenienti da più di una dimensione alla “volta”.
L’espansione di coscienza è come un giro sulle montagne russe. Di solito si comincia con una lenta ascesa verso la massima coscienza, così possiamo sviluppare autostima a sufficienza per immergerci nelle profondità dei nostri segreti inconsci. Tuttavia, diversamente dalle montagne russe, ogni escursione progressiva va più in alto nei livelli superiori di consapevolezza e più in profondità nei livelli inferiori. Questo perché più si eleva la propria autostima, più si è pronti e motivati a tornare al proprio lato oscuro per capirlo ulteriormente e risanarlo. Inversamente, poiché il nostro più grande nemico è la parte di noi stessi che NON conosciamo, la trasformazione di questo nemico interiore, fa aumentare il coraggio per viaggiare nuovamente nell’“ignoto” del nostro Sé Superiore dimenticato.
Come è stato dichiarato al principio di questo sito, siamo tutti esseri multidimensionali che sono venuti in questo quadrante di tempo-spazio per risanare il passato, così da poter completare la propria “missione”. Questa missione è il motivo per cui abbiamo scelto di entrare in incarnazione. Se riusciamo a ricordare di ricordare il nostro sé superconscio, possiamo completare con successo la nostra missione. Tuttavia, c’è così tanto da integrare per la nostra mente conscia prima di poter persino dare il via a questo ricordo, che molti di noi si sono persi nel labirinto della vita tridimensionale.
Il seguente estratto da “Visioni da Venere, Libro I" di Suzan Caroll, illustra la confusione multidimensionale:
Poiché questa era la prima incarnazione fisica di Shature da Atlantide, aveva dimenticato quanto fossero forti le polarità nella terza dimensione. Il bene era meraviglioso e il male era orribile. Persino la luce del Sole era più brillante e molto più diretta qui, mentre il buio di una notte senza luna era più buio di quanto non lo era mai nel Regno Fatato. Shature non poteva fare a meno di paragonare le differenze fra la vita sulla Terra tridimensionale, la vita nel Regno Fatato quadridimensionale, e la vita sul pianeta Venere di quinta dimensione.
Quando si trovava nel Regno Fatato con il suo Complemento Divino, Lamire, era così contenta che raramente pensava a Venere. Ora, però, che si trovava sulla Terra di nuovo, e persino insieme a Lamire nella persona di Malton, pensava ancora spesso alla sua Casa sul pianeta Venere di quinta dimensione. Quando si trovava su Venere con Lamire, erano un essere unico. Ora erano ancora la stessa Anima, ma le loro espressioni individuali dell’Anima erano completamente diverse. Quando lei e Lamire erano insieme nel Regno Fatato, avevano forme separate, ma i loro cuori e menti erano uno. Ora, le uniche volte in cui lei e Lamire/Malton si sentivano uniti era quando facevano l’amore.
Qui anche il sesso era molto diverso da quello delle dimensioni superiori. Nel Regno Fatato, il sesso era divertimento e, se i loro corpi erano armonizzati e preparati, era anche per la procreazione. Su Venere, il sesso era un’esperienza orgasmica del Tutto Cosmico. Questa esperienza era riservata solo per i più spirituali dei rituali, che erano sia entrare nel Fuoco Viola insieme per far arrivare una nuova Anima nell’incarnazione o per l’elevazione della coscienza per unire parti più alte del proprio SÉ. Poiché la maggior parte dei Venusiani erano androgini, che vivevano in una forma con il proprio complemento, il sesso era una forma di meditazione, anziché una forma di accoppiamento fisico. Due esseri completi e androgini potevano anche fondersi in un modo sessuale per condividere l’esperienza di far arrivare in incarnazione una terza Anima. Questo essere era poi amato e cresciuto dall’intera comunità. Gli esseri di quinta dimensione potevano anche unirsi nel fare l’amore per assistersi reciprocamente nell’elevazione della propria coscienza, così come della coscienza della loro comunità.
Quando Shature aveva visto Malton dal suo posto nel Regno Fatato e dal vedere le vite degli altri membri del suo regno, sembrava che il sesso fosse usato frequentemente per il potere. Sulla Terra, il sesso era spesso un impulso verso l’accoppiamento come negli animali della foresta, tranne che un animale femmina aveva il diritto di rifiutare. Questo diritto non era sempre garantito alle femmine umane. Questo tipo di sesso non era né piacevole né divertente. Gli incontri sessuali sembravano impulsivi e senza premeditazione. Le nuove Anime erano fatte arrivare nella forma fisica senza alcuna pianificazione o preparazione e l’onore dell’essere genitori era spesso ridotto ad un triste dovere. Shature vedeva che molti genitori erano loro stessi dei semplici bambini e assolutamente impreparati ad offrire a loro figlio/a una vita felice o soddisfacente.
Shature aveva anche delle difficoltà nell’adattarsi nuovamente ai semplici aspetti della vita nella terza dimensione. Ad esempio, mangiare a lei sembrava una nuova esperienza. Nel Regno Fatato, mangiare del cibo era per divertimento e amicizia, e su Venere era una cerimonia che aveva il proposito di unire con e di partecipare al Tutto Cosmico. Su Venere, le loro forme erano corpi di luce e il nutrimento era la vibrazione della luce assunta attraverso il processo del respirare. Sulla Terra, tuttavia, mangiare era un bisogno fondamentale per la sopravvivenza. Quelli che avevano i soldi, mezzi e potere spesso mangiavano troppo, mentre i poveri intorno a loro vivevano appena sopra del livello della fame.
Anche il “lavoro” era un concetto poco conosciuto per Shature. Sul piano Terrestre, si doveva lavorare duramente, o dare ordini a qualcun altro, affinché lavorasse duramente per ottenere ciò che di cui aveva bisogno. Nel Regno Fatato, i desideri era pieni di rituali e di magia, e su Venere c’era l’assoluta libertà da tutti i desideri, perché tutti vivevano nella coscienza dell’abbondanza della quinta dimensione. In una coscienza d’abbondanza, non si desidera. Si manifestava semplicemente ciò che era necessario in quel momento e gli si permetteva di ritornare nell’Unità, quando non ce n’era più bisogno. Le abilità magiche di Shature erano immutate e poteva manifestare per sé qualsiasi cosa desiderasse. Tuttavia, pensava che avrebbe dovuto farlo in privato, poiché c’era molta paura dell’ignoto. Inoltre, nel “tempo” in cui era ora incarnata, le donne non dovevano avere potere. Ci si aspettava che obbedissero completamente ai loro uomini e potevano controllare solo i bambini e altre donne.
Shature fece molti viaggi nella foresta, dove poteva aprire il vortice verso il Regno Fatato. Ritornava spesso là ed otteneva molto dalle sue visite. Malton non voleva che lei, una donna, lasciasse il castello senza scorta ed insisteva che fosse accompagnata da almeno due guardie ben armate. Tuttavia, lei andava nei boschi da sola tutte le volte che riusciva. Non capiva e non rispettava le regole diverse degli uomini e delle donne.
Nel Regno Fatato, c’era ancora la separazione dei maschi e delle femmine, ma tutti sapevano che avevano un Complemento Divino e che alla fine l’avrebbero incontrato. Le donne e gli uomini erano completamente indipendenti e tutti i ruoli e le responsabilità erano determinati dai desideri piuttosto che dal genere sessuale. Su Venere, la maggior parte della gente nella sua comunità aveva scelto di essere androgina e quindi non c’erano né maschi né femmine. Ogni essere era visto come un corpo di luce in totale parità e amore. Alcuni apparivano più femminili o più maschili, ma in verità erano androgini. C’erano anziani, certamente, ma tutti sapevano che anche loro avrebbero realizzato quello status mentre progredivano nel loro sforzo spirituale.
A Shature mancava la coscienza d’unità di Venere, dove ogni Anima vedeva se stessa come un componente dell’Uno. Non c’erano pensieri di separazione o di limitazione là, e non c’erano neanche confronti o competizione. Persino nel Regno fatato, dove le polarità erano più forti rispetto a Venere, c’era un costante senso di cooperazione e condivisione, almeno nella sua comunità. Nel regno medievale di Malton, e da ciò che lei riusciva a determinare riguardo al mondo tridimensionale intorno a lei, ogni persona si sentiva separata, persino dai loro cari. C’era amore che portava coesione nella famiglia e nella comunità, ma anche questo era spesso riempito dalla paura, dal sospetto e dalla rabbia.
La differenza che le provocava il maggior disagio, era la differenza nel tempo e nello spazio. Su Venere non c’era né tempo né spazio. C’era solo “qui” e “ora”. Ci si trovava in un posto in un momento e poi, se si desiderava cambiare le esperienze, si sarebbero cambiati i pensieri e ci si sarebbe trovati istantaneamente ovunque quei pensieri avrebbero portato. Non c’era alcuna esperienza del viaggiare da una località ad un'altra, a meno che l’esperienza del viaggio non fosse desiderata. Sebbene molto diverso dalla Terra, ci sono ancora concetti di tempo e spazio nel Regno Fatato. Si viaggiava da un “posto” all’altro e il viaggio impiegava “tempo”. Tuttavia il tempo nel Regno Fatato era relativo a quell’attività. Quando l’attività era piacevole sembrava che il tempo non passasse mai. Ma quando l’attività era sgradevole, il tempo sembrava passare lentamente. Quindi, nel regno fatato pochi esseri svolgevano un’attività che non piacesse. Shature, poiché era ancora molto il suo sé del Regno Fatato, non si atteneva alla stretta programmazione della vita del castello. Di solito era in ritardo o non si faceva vedere affatto. Poi qualcuno era mandato a trovarla. Shature aveva programmato di essere dove se lo aspettavano, ma non riusciva a mantenere una traccia del movimento del tempo in un modo così irreggimentato.
La Verità era che Shature non voleva mantenere la rotta dei suoi obblighi come la “Donna di Malton”. Lei era la sua “stessa donna” e non aveva alcun desiderio di essere, o di agire, da “sua Regina”. La madre di Malton cominciò ad assumere gli obblighi della Regina. Questo era ancora accettabile, perché Shature non aveva ancora sposato Malton, ma era già passato quasi un anno da quando era venuta a vivere con lui e lo avrebbe dovuto sposare presto o sarebbe ritornata nel Regno Fatato.
Continua: "Il Complemento Divino"
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Originale in inglese: http://www.multidimensions.com/Superconscious/super_expand.html
Tradotto da Susanna Angela per Stazione Celeste