)* (Stazione Celeste)

 

 

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Superconscio

 

 

 

 

 

 

Messaggio dal Superconscio

 

Mia Cara,

Noi siamo te – tutti i “tu” che sei sempre stata e sempre sarai. Sentici dentro di te ora. Sentici come l’essenza che non cambia mai. Vai in profondità, in profondità dentro di te, per trovarci. Sì, attraverso tutte le tue vite e tutte le tue realtà, c’è una natura fondamentale che è costante. Sappiamo che è difficile descrivere questa sensazione in una lingua, ma se ci provi, ti aiuterà ad esserne consapevole nella tua realtà presente. Prova ora, prima senti questo centro, poi descrivilo meglio che puoi.

Proverò…

 

C’è una quieta brezza in profondità dentro il mio centro…

che si trova dentro il centro…

del centro…

che è il centro…

del mio centro…

L’essenza è familiare, eppure irriconoscibile. È come un aroma che arriva da tanto tempo fa e che desta una sensazione, ma il ricordo che è l’origine della sensazione mi sfugge. Ora vedo questa essenza mentre scivola attraverso una porta, e poi un’altra e un’altra ancora. Sì, ci sono molte porte verso molte realtà. Tuttavia, non vedo le realtà. Vedo solo l’essenza, come un fantasma, che si muove velocemente attraverso centinaia, forse migliaia, di porte. Questa nebbia spettrale lascia ogni porta aperta al suo passaggio.

Ora le porte sono TUTTE aperte. Ce ne sono di più di quante posso contarne. Questa essenza che cerco è un filo leggero e sottile che unisce le porte come le perle di una collana. La collana si trova in un cerchio grande quanto l’universo. Lentamente, il cerchio con sopra tutte le porte si sposta e si muove, mentre si avvolge a spirale attraverso diverse densità e vibrazioni. Va su e giù come una piuma nel vento. Ci sono molte altre piume che si spostano e turbinano. Alcune di queste piume sono diverse ed alcune sono così simili, che devono provenire dallo stesso uccello.

Ora, proprio sopra di me, vedo veramente uno stormo di uccelli. Le piume che assomigliano alla stessa mia essenza, stanno davvero cadendo dallo stesso uccello. No, non è un uccello. È un angelo, uno stormo di angeli. Sopra di loro c’è il nido che tutti questi uccelli angelici condividono. Il nido è fatto di una luce che brilla e si muove come un’aurora boreale. La luce è di colore viola ed è emanata da un’origine che è al di là della mia percezione, sebbene sappia che c’è una Sorgente. È questa Sorgente che unisce tutti gli uccelli angelici, tutte le loro piume e tutti i cerchi con tutte le porte, di Tutto-il-TUTTO.

Mentre fluttuo in questa Sorgente che non possono percepire, sento la mia essenza che si mescola con tutte le altre essenze. Poi, in uno scoppio di luce, c’è una sensazione di unità, un momento di riconoscimento, un sussurro di promessa. La promessa è un segreto, un puzzle ed un labirinto.

So che se seguo questo labirinto

risolverò il puzzle

e troverò il segreto –

il segreto del mio Sé.

POI, sono di ritorno!

 

Cosa è accaduto?

Mia Cara,

Non dubitare. Guarda ancora la prima porta.

Proverò…

Vedo la prima porta davanti a me. Si apre a destra e rimane leggermente socchiusa. Fiotti di luce viola fanno capolino attraverso l’apertura. Entro ancora nella luce, ora però l’esperienza è diversa. Prima la luce mi ha portato su, sempre più in alto. Questa volta la luce mi porta giù, sempre più in profondità, mentre viene assorbita nel mio corpo.

La vedo e la sperimento in due modi. Simultaneamente, percepisco dagli occhi ed anche dal corpo, mentre vedo la luce che comincia ad alzare il mio dito destro, il dito che ha toccato la luce. Vedo la luce, ma sono anche la luce. Mi sento come una goccia d’acqua in un corso di luce liquida viola. Fluisco lentamente attraverso il territorio che ho sempre conosciuto come mia forma fisica. Tuttavia, non l’ho mai sperimentato dall’interno prima.

Fluttuo in un fiume che si trova in profondità dentro una caverna sotterranea. Le acque sono viola e i muri circolari della caverna sono ombre di rosso e arancione. Sono un’essenza senza la definizione della forma mentre sono anche la forma che racchiude l’essenza.

Vedo ora da entrambe le prospettive, mentre la luce viola viaggia verso l’alto lungo il braccio destro, attraverso la spalla, giù lungo la clavicola e lentamente entra nel mio cuore. Poi scorre simultaneamente in giù, verso il terzo chakra, il secondo chakra e nel chakra della radice, mentre scorre anche verso l’alto nel chakra della gola, nel terzo occhio ed, infine, nella corona.

Per un lunghissimo momento tutto è infinitamente caldo. Il tempo è sospeso, mentre il mio corpo si adatta ad una sensazione che totalmente unica, eppure completamente familiare. Lentamente sento la luce che si diffonde lungo le mie gambe e scende poi profondamente nella pelle di Gaia. Fluisce anche nel mio braccio sinistro e mano, così come in tutte le aree del mio cervello. Il tempo non significa nulla e lo spazio ha perso tutta la connotazione mentre continua a percepire da due diverse prospettive. Dall’esterno vedo la luce che entra in ogni cellula ed atomo della mia forma, mentre internamente mi sento fluire attraverso innumerevoli caverne.

Non riesco più a stare in piedi. Sento che devo sdraiarmi sul mio giaciglio. Il giaciglio ha la stessa trama leggera e caldo conforto, ma io sono diversa. Ora non sento più di essere sdraiata sul giaciglio. Il giaciglio ed io ci stiamo fondendo in diverse forme di materia. Un po’ di questa materia è della mia stessa essenza e un po’ ha solo l’essenza che io vi ho impresso sopra. No aspetta, è anche viva ed è stata la mia impressione che l’ha risvegliata nella coscienza.

Ritorno ora alla mia prospettiva interiore e trovo un’altra porta. È socchiusa e la luce viola fa capolino attraverso la sua apertura, proprio come la porta che avevo toccato tanto tempo prima era ferma. La porta si spalanca e mi chiama affinché entri. Ora sono in un corpo piccolo e la porta è enorme. Fluttuo proprio attraverso la metà della porta ed arrivo in un’oscurità che è più densa di quello che avrei mai potuto immaginare. Ma, aspetta, quella che vedo in lontananza è una scintilla di luce? Sì, l’oscurità è diventata un grigio carbone e la fonte della luce è ora evidente. Continuo il mio viaggio e vedo che la luce oscilla dentro se stessa. Mi avvicino di più fino a che vedo finalmente che la luce è un nucleo con elettroni e protoni orbitanti.

Mi sposto attraverso gli elettroni e i protoni come un’astr0nave che vola attraverso gli anelli di Saturno. Vado diritto dentro al nucleo. Dopo il mio lungo viaggio attraverso il vuoto dell’oscurità, la luce è accecante, ma gradualmente mi adatto. Qualcosa danza nella luce. Coppie con lunghi corpi angolari come serpenti si stanno unendo. Sì è il DNA che trova l’altro filamento.

Afferro un filamento mentre fluttuo e sono istantaneamente attratta su una scala colma di molecole. Di nuovo coppie stanno trovandosi l’una con l’altra. Sono ora un serpente che striscia colmo di formule per la vita. Lo sento come mia essenza. Lentamente, la mia visione si offusca mentre la consapevolezza si allontana da me. Non posso più continuare a vivere in un tale ambiente alieno.

Impulsivamente, i miei occhi si aprono e guardo verso il soffitto familiare che da lungo tempo mi protegge. Guardo verso la porta che conduce alla mia stanza. È chiusa. Non passa luce. È buio, eppure vedo perfettamente. È come se indossassi il cappello di un minatore con la luce proiettata davanti a me. Certo, la luce è viola. Prima la luce è un velo debole. Poi, gradualmente, il velo diventa strisce di luce che scorrono sulla porta. La luce irradia sulla porta da dietro di me, no attraverso di me – sì, attraverso di me e da me.

Eppure, la porta non è ancora aperta. Non ho concluso questa iniziazione? È stata solo la mia immaginazione, un’illusione o era la mia Realtà?

Sono stanca ora – stanca e pronta.

Ma per che cosa sono pronta?

Mia Cara,

 Sei pronta per ESSERE me. Sono qui, proprio al di là delle Porte Viola.

UNISCITI A ME!

 

 

Continua: "Porta del Vascello Terrestre"

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Originale in inglese: http://www.multidimensions.com/Superconscious/super_message.html

 

Tradotto da Susanna Angela per Stazione Celeste

 

www.stazioneceleste.it